Vacanze in Sardegna alla scoperta dei luoghi meno conosciuti
Le vacanze in Sardegna sono bellissime .
Essa è un’isola incantevole, che ogni anno accoglie migliaia e migliaia di visitatori.
Questa regione, infatti, offre ai turisti il clima perfetto per le vacanze estive, spiagge bellissime, un ricco patrimonio artistico e gustosi piatti tipici.
Alcune località dell’Isola sono letteralmente prese d’assalto dalle famiglie e dai giovani, mentre ci sono altre zone meno gettonate che vale comunque la pena visitare, specialmente se si è alla ricerca di tranquillità.
Molara
Molara è un’isola di granito immersa nella vegetazione mediterranea, il suo fascino è selvaggio e le coste sono sabbiose.
Le spiagge sono molteplici, distribuite su tutto il territorio e circondate dalla natura (lentischi, cisto, olivastri, ecc.).
Osservando con attenzione, si possono ammirare anche delle specie selvatiche protette, come gli esemplari di mufloni sardi.
Tra le spiagge più belle dove nuotare e prendere il sole c’è Cala Spagnola, con sabbia bianca e mare cristallino, oppure lo scoglio del Dinosauro.
Senza dubbio, però, la zona più suggestiva è quella delle piscine naturali, con le sue sfumature che passano dal blu al turchese.
Per raggiungere l’Isola di Molara, è necessario partire da Porto San Paolo: bisogna prima raggiungere il porto di Olbia attraverso uno dei numerosi traghetti Tirrenia per la Sardegna e poi imboccare la SS/125.
Sant’Antioco
Quest’isola è sicuramente tra le mete più interessanti ma meno gettonate della Sardegna.
Le spiagge di Sant’Antioco, infatti, sono caratterizzate da mare blu intenso e fondali di diverso tipo: sabbia, ghiaia, ciottoli, ecc.
Inoltre, in alcune zone i fondali sono bassi e in altre sono profonde, adatte per qualche ora di relax con i bambini oppure per le immersioni.
Tra le più famose ci sono Spiaggia Grande, prediletta dai surfisti.
Cala Lunga e Cala Tuffi, piccole calette incastonate tra le pareti rocciose; La Salina, caratterizzata dalla peculiare sabbia finissima di colore grigiastro.
la Maladroxia, con i suoi fondali d’acqua termali e Cala Sapone, dalla quale ammirare i resti di una tonnara risalente all‘800.
Oltre alle spiagge, però, Sant’Antioco offre un patrimonio storico-culturale di tutto rispetto, come i resti prenuragici (la domu de Janas di Tupei, il nuraghe s’Ega de Marteddu, i menhir di sa Mongia e su Para, la tomba di Giganti su Niu ‘e su Crobu, ecc.).
E i diversi musei dove ammirare espressioni artistiche di diversi periodi storici e il Nido dei Passeri, cioè due rocce che si ergono dal mare sulle quali gli uccelli dell’isola sono soliti nidificare.
Ma come si può raggiungere Sant’Antioco?
La zona è collegata alla terraferma con un ponte artificiale, per questo basta seguire la strada statale S126 verso sud proveniente da Iglesias e Carbonia.
Isola Piana
L’Isola Piana è una zona dell’arcipelago del Sulcis, all’estremità sud-occidentale della Sardegna.
Per raggiungerla, bisogna fare un tratto di mare dal porto di Carloforte: durante i mesi estivi c’è una motobarca che consente il trasferimento dei turisti e delle loro valigie.
L’isola è piccolissima e si può visitare solo a piedi, non sono consentiti mezzi di trasporto di alcun tipo.
Oltre al mare limpido e incontaminato, Isola Piana offre paesaggi naturali tipici della macchia mediterranea, nei quali si nascondono indisturbati diversi uccelli come il falco della regina, il fratino e il gabbiano reale.
Alla prossima
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Elisa