Una giornata a Roma a piedi
Roma secondo me, e’ una delle più belle città’ del mondo, ricca di fascino e storia, e’ infatti una delle capitali più’ visitate .
Io sono stata varie volte in questa bellissima città’, anche in occasioni di gite scolastiche, ma si sa, quando si e’ giovani e inesperti, non sempre si gode appieno la bellezza dei luoghi visitati,!
Cosi’ con la fortuna di avere parenti che vi abitano abbastanza vicino, io e Alessio tempo addietro, abbiamo sfruttato una visita ai miei cugini, per poter fare anche una capatina a Roma.
Non essendo appunto una “ gita programmata”, ma un impulso improvviso, io mi sono ritrovata impreparata nella mia consueta organizzazione, cioè senza guida, e senza l’ abbigliamento adeguato per fare la turista( avevo le zeppe di 10 cm ai piedi!!).
Ma si sa, non si può sempre essere preparati a tutto, e cosi ’ un lunedì di inizio agosto, dopo aver salutato i miei cugini, puntiamo la nostra macchina verso la città di Roma , per una gita giornaliera, senza avere la benchè’ minima idea di dove andare per parcheggiare la macchina !
Ci affidiamo totalmente al navigatore, dirigendoci verso la zona di Trastevere( luogo che secondo il mio cugino, più prolifico di parcheggi!!)
E infatti essendo agosto inoltrato, la città’ era quasi deserta, e abbiamo potuto parcheggiare la macchina addirittura davanti alla stazione ferroviaria di Trastevere, in SOSTA GRATUITA, tutto il giorno!!!
Vi rendete conto?
Da qui siamo andati da un giornalaio per comprare una piccola guida della città’ con le mappe, per orientarci un pochino e decidere cosa vedere in una giornata , consci che era impossibile visitare tutto.
.Optiamo di tralasciare la zona del Vaticano e limitrofi per poterci tornare un’altra volta e andiamo verso il Foro Boario , luogo di scambi e di mercato ai tempi dell ‘Antica Roma.
Ora è identificabile con l’ attuale piazza della Bocca della Verita’ e proprio per poter vedere da vicino questa famosa maschera, che si trova in un chiusino in pietra , nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin.
Ci mettiamo pazientemente in fila per fare la famosa foto con la mano dentro la bocca della maschera, per vedere se siamo dei veri bugiardi( la leggenda dice che la Bocca della Verità, smaschera i bugiardi mangiandone il braccio), ma…..niente!!
Forse oggi non aveva fame, e ci lascia intatte le mani!!
Passeggiamo poi nei dintorni della piazza, ammirando il bel Tempio Rotondo, che la tradizione popolare intitola a Vesta,fino al Teatro Marcello, il solo teatro antico rimasto in piedi a Roma.
Ideato da Giulio Cesare, ma eretto da Augusto e dedicato a suo nipote Marcello, doveva servire piu’ tardi come modello di costruzione del Colosseo.
Saliamo sul Colle Palatino e davanti a noi si estende uno dei più’ bei panorami di Roma, le rovine del Foro Romano!
Il Foro Romano centro della vita civile ed economica della Roma Repubblicana, mantenne un ruolo importante anche in epoca Imperiale.
Purtroppo con la Caduta dell’Impero Romano D’ Occidente, ne inizio’ la decadenza, culminata con il devastante terremoto del’ 805, e le invasioni barbariche che ne conseguirono.
Il Foro Romano occupa l’ intera aerea che va dalle pendici del Colle Capitolino, con la Via Sacra , che all’ epoca era percorsa dai cortei dei generali vittoriosi in ritorno in patria con ricchi bottini di guerra,fino alle pendici del Campidoglio, la zona più antica.
L’ingresso del Foro che si apre su piazza del Colosseo, porta alla zona di piu’ recente urbanizzazione in eta’ imperiale.
Le antiche rovine di palazzi, templi e statue mi hanno sempre affascinato, e sarei rimasta li ore a godermi del paesaggio, se il caldissimo sole d’ agosto non mi avesse fatto desistere dal mio intento, cosi’ sconsolata decidiamo di proseguire per il nostro tour a piedi.
Vista la vicinanza, andiamo al Campidoglio, un tempo luogo sacro agli Dei di Roma, oggi sede del Sindaco e del Comune di Roma..
Il Campidoglio, pur con il variar di eventi e condizioni storiche, e ‘ sempre stato il nucleo fondamentale della vita Romana.
La Piazza del Campidoglio, e’ opera del grande artista Michelangelo, che fece anche erigere su un nuovo piedistallo la statua bronzea di Marco Aurelio, che abbellisce la piazza.
Questa e’ l’ unica statua bronzea pervenuta a noi dall’ antichita’.
Molti pensano che cio’ sia avvenuto perche’ si pensava, che la statua rappresentasse il primo Imperatore cristiano Costantino, e quindi fu conservata con piu’ attenzione in un cortile di una casa privata, fino a che Michelangelo la rimosse.
Scendiamo la grande Scalinata, detta Cordonata, fatta anch’essa su disegno di Michelangelo per l’ ingresso dell’ Imperatore Carlo V nel 1536.e cerchiamo un po’ di refrigerio nell’ acqua della fontana sottostante,( e’ quasi mezzogiorno, il sole e’ allo zenit, e “picchia” inmodo incredibile!!!)
Andiamo al Monumento a Vittorio Emanuele II, più’ comunemente conosciuto come il Vittoriano,disegnato dal Sacconi per celebrare l’ indipendenza Italiana.
Con la sua maestosa “mole” bianca, ha un po’ rotto gli schemi architettonici della zona del Campidoglio.
Al suo centro c’e’ l’ Altare della Patria, sormontato dalla Statua di Roma, ai piedi della quale fu sistemata nel 1921 la Tomba del Milite Ignoto, in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale, da sempre accompagnata dalla fiamma perenne, vigilata da dei militari.
Essendo gia’ ora di pranzo, decidiamo di mangiare un panino comprato da delle bancarelle nella piazza del Pantheon, e ci mettiamo a sedere all’ ombra del suo colonnato, insieme a altri centinaia di turisti con la nostra stessa idea.
Il Pantheon e’ l’ unico monumento classico rimasto intatto a Roma ,all’ inizio Tempio Pagano, fu trasformato in chiesa cattolica da Bonifacio IV.
Da li, poi luogo di sepoltura di illustri personaggi, come i Reali Umberto I, e la Regina Margherita e il grande artista Raffaello.
L’ entrata a questo monumento e’ gratuita.
Rifocillati, andiamo alla vicina Piazza Navona ,ma essendo sotto restauro, non possiamo ammirare le sue 3 fontane, la piu’ bella fra tutte, la Fontana dei Fiumi del Bernini, con le sue statue che rappresentano appunti i 4 fiumi più’ importanti del mondo:il Nilo, il Gange,il Danubio e il Rio della Plata.
Continuiamo il nostro giro passando per Piazza Colonna, con al suo centro la statua dell’ Imperatore Marco Aurelio, fatta erigere dal Senato dopo la sua morte.
Su questa piazza si affacciano Palazzo Chigi, sede del Presidente del Consiglio, e Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.
Finalmente davanti a noi, ecco la piu’ sontuosa Fontana di Roma, e sicuramente la più celebre, la Fontana di Trevi, famosa non solo per la sua acqua eccellente, ma per la leggenda che bevendola, o gettando una monetina nella vasca, i forestieri si assicurano il loro ritorno a Roma.
In realta’ questo bellissimo monumento e’ una facciata di un palazzo realizzata dall’ architetto Salvi, che termino’ il lavoro iniziato un secolo prima dal Bernini.
Essere li, con circa 36-37 gradi all’ ombra,e resistere a non gettarsi nell’ invitanti acque cristalline, era veramente difficile ,ma ci siamo solo limitati a gettare la famosa monetina, e bere a più non posso la sua acqua da delle piccole fontanelle ai lati della vasca.
Ci siamo un po’ riposati all’ ombra delle sue panchine, anche perchè la stanchezza iniziava a farsi sentire, e i miei poveri piedi martoriati da un tacco 10,iniziavano a soffrire.
Ma Alessio imperterrito ha voluto andare a vedere il Quirinale, un altro dei 7 colli di Roma, dove ha sede Il palazzo del Quirinale, sede della nostra Presidenza della Repubblica dal 1946, prima residenza dei Reali di Casa Savoia.
Questo Palazzo e’ raramente aperto al pubblico, e perennemente sorvegliato da Corazzieri in alta uniforme.
Affacciandoci vediamo le due cupole della Chiesa di Trinità’ dei Monti, e l’Obelisco egizio davanti alla facciata, e capiamo di essere sopra Piazza di Spagna!
Non c’ e’ quasi nessuno in giro e allora subito io, inizio a scendere gli scalini dell’ incantevole e monumentale scalinata di Trinità’ dei Monti, come ho visto fare centinaia di volte dalle modelle che vedevo nelle sfilate in televisione. Ma come fanno?
Seppur sono abituata a camminare sui tacchi a spillo, li’ ho avuto qualche tentennamento anche io, vuoi per l’ emozione , e vuoi anche per l’ altezza, e’ molto difficile evitare di cadere!( Poi certamente con tuo marito che ti prende in giro lo e’ di piu’!!)
Prendiamo la metropolitana e scendiamo al simbolo della città’ , al monumento antico forse piu’ famoso al mondo: Il Colosseo.
Ci mettiamo in fila per fare i biglietti, e siamo costretti a prendere il biglietto cumulativo Colosseo+ Foro Romano( c’era solo quello)a 12 euro a testa e iniziamo la nostra visita con l’ audio guida nelle orecchie, che ci racconta la storia bellissima di questo monumento.
In realtà’ il suo vero nome e’ Anfiteatro Flavio, ma fu poi comunemente chiamato Colosseo, sia per le sue dimensioni enormi, sia per la sua vicinanza al Colosso di Nerone.
All ‘ epoca esso svolgeva la funzione di un gigantesco stadio dei giorni nostri, ospitando i giochi cruenti preferiti dai Romani!
Spettacoli di massa, dove forse per alimentare lo spirito guerriero dei cittadini, i gladiatori si sfidavano in combattimenti fino alla morte, spesso accompagnati da fiere di ogni specie( tigri ,leoni)che ne aumentavano l’ orrore e la violenza dello spettacolo.
Si conta che durante i cento giorni di feste celebrate per l’ inaugurazione dell’ anfiteatro, rimasero uccise 9000 bestie.
Finita la caccia degli animali, nei primi tempi l’ arena veniva riempita d’ acqua per lo svolgimento delle battaglie navali.
Il grande Imperatore Costantino e altri suoi successori, cercarono di porre fine alle lotte dei gladiatori, ma i Romani per molto tempo, non vollero rinunciare agli spettacoli a cui ormai erano abituati.
Nel V secolo un povero monaco venuto dall’ Oriente entro’ nell’ arena e cerco’ di interporsi ai gladiatori, scongiurando il popolo di farla finita con questi giochi cosi’ crudeli.
Fu lapidato dal popolo stesso, ma da quel giorno i giochi cessarono.
Dopo la sua gloriosa era, anche il Colosseo ebbe periodi di abbandono e degrado
Nei secoli dopo, fu usato come cimitero, come fortezza, e purtroppo anche come cava di materiali da costruzione.
Tutto il marmo che lo decorava, infatti fu riutilizzato durante la florida attività’ edilizia del Rinascimento.
Il profondo degrado fu arrestato da Papa Benedetto XIV, che per salvare quello che era rimasto, volle consacrare il vecchio Anfiteatro alla Via Crucis, facendo innalzare una croce su quel terreno che aveva visto migliaia di morti violente.
Da allora molti restauri e lavori di consolidamento hanno portato il Colosseo all’ aspetto di oggi.
Ci abbiamo messo circa 2 ore per visitare con calma tutto il Colosseo, ma avendo nel biglietto compresa anche l’ entrata al Foro Romano, abbiamo dovuto correre fino all’ entrata dello stesso.
Dove siamo arrivati circa 5 minuti dopo la chiusura dei cancelli, con i custodi risoluti e maleducati, per niente impietositi dal mio piede sanguinante ( ero caduta nella corsa dai mie trampoli)che mi aveva impedito di correre piu’ veloce.
Cosi’ sconsolati e abbastanza arrabbiati, facciamo un giro li intorno e con molta calma, zoppicando, riprendiamo la via per la nostra macchina passando per la Via dei Fori Imperiali, per prendere un bus che ci avrebbe riaccompagnati a Trastevere.
Ma la sfortuna non ci aveva ancora abbandonato, perchè’ appena entrati in macchina ci accorgiamo che le batterie del nostro navigatore si scaricano nel bel mezzo del viaggio di ritorno, lasciandoci soli nel mezzo del caos del traffico di Roma.
Menomale iniziamo a seguire i cartelli stradali, e cosi’ abbiamo potuto proseguire verso casa!
La mia cicatrice al piede mi e’ rimasta per un bel po’ di tempo, souvenir di una bella giornata un po’ pazza,e sicuramente inattesa!!!
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Alla prossima
Elisa
Ma allora è un vizio quello di massacrarti i piedini? Anche a Nizza uguale….