Schloss Ambras Innsbruck, visita al castello simbolo di un amore

Ultimo dell’ anno, e gia’ qua e la’ si vedevano i preparativi per la festa della sera, nevicava ancora, e forse piu’ abbondantemente dei giorni precedenti.

Dalla nostra lista di cose da vedere ne mancavano ancora due da spuntare, cosi’ fatta colazione, siamo andati alla fermata del Bus Sightseer, l’ unico che scende proprio davanti all’entrata dello Schloss Ambras nostra prossima meta

Schloss Ambras Innsbruck

Schloss Ambras Innsbruck

Quando arriviamo, lo Schloss Ambras sembra uno di quei castelli delle favole, e’ un castello bellissimo, tutto bianco, e con la neve intorno rende tutto ancora piu’ romantico, forse anche per la sua storia d’amore vissuta qua.

Il castello infatti fu donato dall’ erede al trono l’ Imperatore d’Austria Ferdinando II alla moglie Phillippine Welser, sposata in gran segreto, in quanto lei era una borghese.

Quando il padre di lui l’Imperatore Ferdinando I seppe di questo matrimonio, non si oppose, ma obbligo’ i due sposi a tenere segreta la cosa, infatti anche quando nacquero i due figli, furono dichiarati illegittimi, e per potersene prendere cura Philippine, dopo averli partoriti, dovette fare finta di averli trovati fuori dalla porta di casa, in quanto chi trovava dei trovatelli fuori di casa per l’Uso comune, ne diveniva subito tutore, e lei non essendo sposata per legge, ma quindi ancora nubile agli occhi del popolo, doveva trovare una giustificazione per la presenza di questi bambini nella sua casa.

Interno Schloss Ambras, la Sala Spagnola

Interno Schloss Ambras, la Sala Spagnola

Il matrimonio fra Ferdinando e Philippine fu riconosciuto dal Papa, solo 4 anni prima della morte di lei, e i figli non ereditarono mai il titolo che gli spettava di diritto.

Ferdinando II era anche un noto collezionista della sua epoca, infatti nel castello degno di nota e’ la sua collezioni d’armi e il suo arsenale, con tantissime armature originali di cavalieri e principi del suo tempo, nella Wunderkammer, (la camera delle meraviglie) dove sono raccolti tutti gli oggetti e le stranezze da lui trovati nel corso degli anni, come il ritratto dell’ Uomo Peloso, o del Gigante e del Nano ecc.

Finita la visita allo Schloss, riprendiamo il Bus Sightseer per andare a vedere il famoso trampolino di lancio che si trova a Bergisel.

Il trampolino di lancio Bergisel

Il trampolino di lancio Bergisel

Essendo gia’ ora di pranzo mangiamo nel ristorante panoramico a i piedi del trampolino, e poi finito di mangiare ci avviamo verso la piccola funivia che porta alla cima dello stesso (tutto gratuito con la Card).

Continua a nevicare incessantemente, e quindi il panorama da lassu’ non e’ proprio dei migliori, ma comunque la vista e il senso di vertigine che si ha e’ notevole. .

La struttura e’ divisa in 3 piani, il primo piano e’ il piano dedicato agli atleti con gli spogliatoi, il secondo piano c’e’ un ristorante, e il terzo piano ha una terrazza panoramica.

Con Alessio dopo aver preso un caffe’ nel bar, siamo andati nella postazione di lancio degli atleti per fare delle foto, e li’ ho capito cosa spinge chi si dedica a questa professione , una passione che e’ sempre stata nell’ uomo, la capacita’ di poter volare e toccare il cielo con un dito, e vi giuro che la sensazione che si ha da quell’alltezza vertiginosa e’ veramente quella!

Appena scesi ritorniamo alla fermata del nostro bus Sightseer, e come ci aveva spiegato l’autista all’andata, essendo l’ ultimo dell’ anno, il servizio di trasporto veniva sospeso prima, quindi ci siamo dovuti fare a piedi tutta la discesa della collina (circa 4 km), fino alla fermata di un bus davanti alla Chiesa di Wilten.

La discesa comunque non e’ stata faticosa, anzi quasi divertente in mezzo alla neve alta, giocavamo come dei bambini!

Buon Capodanno!!!

Buon Capodanno!!!

Rientrati in centro passeggiamo un po’ per le stradine diventate per noi ora piu’ familiari, e assistiamo a una gara di maratona sotto la neve, fino alle 18.

Per il cenone per Capodanno infatti non avevamo deciso nulla, anche se nel nostro hotel organizzavano una cena di “gala”, cosi’ abbiamo preparato noi un “capodanno alternativo”.

Siamo stati dalle 19 fino alle 22:30 nella Spa deserta (tutti infatti erano impegnati nel cenone), poi con calma ci siamo preparati e alle 23:00 eravamo gia’ in piazza a cenare con un bel panino alla salsiccia e wurstel, e birra, e abbiamo aspettato tutti assieme lo scoccare della mezzanotte, dopo ovviamente aver comprato a caro prezzo da un baracchino un calice di spumante a testa (3 euro al bicchiere, questo e’ vero business!) e a mezzanotte tutti a ballare il valzer e a vedere i fuochi pirotecnici nel cielo.

Purtroppo la pioggia subentrata alla neve ha un po’ sciupato l’atmosfera, in quanto la neve stessa sciolta in fanghiglia, creava piccole pozzanghere d’ acqua ( dove ovviamente io sono caduta!).

Quindi non siamo stati fino a tardi, perche’ avevamo entrambi i piedi completamente fradici, e non mi volevo certo ammalare in vista della prossima tappa del nostro viaggio Salisburgo l’indomani!

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Alla prossima

Elisa

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