Come già vi avevo raccontato in questo articolo, abbiamo usato Malaga più che altro come base di partenza per le escursioni nei suoi dintorni, e questo purtroppo ha penalizzato la città stessa, in quanto non siamo riusciti a vederla come meritava…..(ma conto di tornarci presto!).
Nelle vicinanze di Malaga ci sono delle interessantissime mete da visitare, una fra tutte la cittadina di Ronda, distante da Malaga 102 km ( considerate un paio di ore per raggiungerla, perché la strada è piuttosto tortuosa e piena di curve!).
Essa è una dei Pueblos Blancos(paese bianco) più famosa dell’ intera Andalusia.
Questi villaggi fortificati sulle cime delle alture, furono creati da alcuni andalusi, per evitare di essere alla mercè di alcuni briganti, e furono imbiancati secondo la tradizione moresca nel tipico colore bianco ( da lì paese bianco).
Lo stile di vita di questi paesi è rimasto immutato negli anni e richiamano ogni anno migliaia di turisti.
Ronda sorge su un imponente affioramento roccioso a cavallo di un profondo carpaccio calcareo.
Grazie a questa particolare posizione geografica è stato uno degli ultimi baluardi moreschi a cadere durante la reconquista cristiana, cedendo solo nel 1485.
Il paese è letteralmente diviso in due, ovvero sul lato meridionale si trova il classico pueblo bianco moresco, con le stradine acciottolate di un bianco quasi abbagliante,è la parte più antica e tutti le cose di interesse turistico si trovano qui.
Al di là della gola si trova invece la città nuova chiamata El Mercadillo.
Noi siamo arrivati nell’ ora peggiore ovvero su mezzogiorno, quando il sole era già implacabile a picco e la temperatura oscillava fra i 40° e i 42 ° gradi, quindi non certo il momento migliore per visitare una città, ma abbiamo cercato di fare del nostro meglio, evitando di collassare al sole.
Abbiamo parcheggiato in pieno centro storico del paese El Mercadillo, nel parcheggio sotterraneo di Plaza de Espagna, e abbiamo pranzato li, in uno dei tanti piccoli tapas bar, spendendo 10,00 euro in due!
Abbiamo iniziato a girare per il paese che proprio in questi giorni festeggiava la Feria de Ronda, la manifestazione che si tiene annualmente ogni anno sul finire dell ‘estate, e dove si tengono concerti, danze, festival folcloristici, e una gran cavalcata con la sfilata delle carrozze trainate da cavalli andalusi e dalle ragazze vestite nei tipici vestiti della tradizione.
Qui si trova una delle Plaza de Toros più antiche della Spagna.
La Plaza de Toros di Ronda è considerata la sede spirituale della corrida, inaugurata nel 1785 è una delle arene più antiche e importanti di Spagna.
Toreare a Ronda è il sogno di ogni possibile matador, e a ogni corrida accorrono migliaia di visitatori per assistere allo spettacolo della Corrida Goyesca.
Lo stile di Ronda è uno stile più severo rispetto a quello esuberante della scuola di Siviglia e fu messo a punto da Pedro Romero, il matador che nella sua carriera ha ucciso più di 6000 tori, considerato il padre della moderna tauromachia.
Purtroppo visto il gran caldo abbiamo evitato di visitarla, avendo comunque già visto l ‘arena a Siviglia ( qui l’articolo relativo).
Da Plaza de Toros c’ è la strada che porta forse al simbolo di Ronda, ovvero il Puente Nuevo, il ponte nuovo, costruito recentemente solo nel tardo ottocento, per unire le due parti della città, che fino a quel momento era collegata solo dai sentieri battuti dai briganti.
Per l’epoca la costruzione del ponte, fu una vera opera di ingegneria, sulla gola Tajo profonda quasi 100 metri, scavata nei secoli dal fiume Guadalevin.
La vista che si ha dai terrazzi panoramici è da mozzare il fiato (astenersi chi soffre di vertigini), e si spazia per km di distanza.
E’ veramente bello, e da qui si può vedere come tutto il paese sia letteralmente abbarbicato sulla rupe rocciosa..
Ci sono anche dei sentieri che portano al di sotto del Ponte, per poterlo vedere da un’altra angolazione, ma noi eravamo talmente tanto stanchi e accaldati dal sole che abbiamo preferito lasciar perdere e dopo aver fatto un piccolo giro nella zona antica, siamo rimontati velocemente in macchina nel salvo dell ‘aria condizionata e ci siamo diretti verso la nostra nuova meta della giornata…
Curiosi di sapere quale?
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Alla prossima
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Elisa