Visita alla Rocca di San Vitale
Continua la nostra visita fra i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, e dopo aver visitato il bellissimo e scenografico Castello di Torrechiara, decidiamo di andare a visitare nella stessa giornata La Rocca Sanvitale di Fontanellato che si trova a solo 39 km di distanza.
La Rocca si erge incantevole, al centro del borgo omonimo, circondata da un ampio fossato ricolmo ancora d’acqua.
E’ una residenza davvero bella, e che racchiude uno dei capolavori più importanti del manierismo italiano, ovvero , la saletta dipinta dal Parmigianino nel 1524 con il mito di Diana e Atteone.
Essa fu edificata all’incirca nell ‘anno 1124 quando venne eretta una prima torre di difesa da parte dei Pallavicino.
Fu poi costruito il mastio centrale che funge anche da porta di ingresso (oggi con un ponte di pietra, prima attraverso un ponte levatoio).
Nel 1386 le terre di Fontanellato con la relativa Rocca passarono sotto il dominio dei Sanvitale e il feudo divenne una contea.
Fu in quel periodo che la Rocca di Fontanellato divenne una residenza signorile di notevole importanza, e fu commissionata il gioiello più prezioso per la Rocca ovvero Il Parmigianino, “la saletta di Diana e Atteone” dipinta dall ‘artista per Il Conte Galeazzo Sanvitale e la moglie Paola Gonzaga.
Essi avevano subito da poco il lutto della morte del figlio, e in questa piccola sala, l ‘artista è riuscito a esprimere tutto il dolore ma soprattutto la rassegnazione della perdita della Contessa, raffigurando il mito di Diana e Atteone tratto dalle “metamorfosi” di Ovidio.
Seppur il motivo per cui la sala è stata dipinta, non era certo di gioia, si riesce a respirare al suo interno un’ aria di pace e tranquillità, oltre godere della bellezza delle pitture!
Nella Rocca Sanvitale di Fontanellato è visitabile anche l’unica Camera Ottica ancora in funzione in Italia.
Fu creata nel 1800 grazie a due schermi concavi, nei quali nel buio totale, si può osservare l’immagine rovesciata della piazza antistante al castello in tempo reale con la gente che passa.
Una specie di «Grande Fratello» dell’ epoca, e che permetteva al Conte di controllare i suoi cittadini, senza essere visto.
Furbo no?
La Rocca fu abitata dai Sanvitale per circa 6 secoli, fino al 1948 quando Giovanni Sanvitale l’ultimo discendente della famiglia la vendette all’amministrazione comunale.
In una apposita ala del Castello dal marzo 2015 è possibile vedere anche lo Stendardo della Beata Vergine di Fontanellato.
Esso era un grande drappo in damasco rosso lungo 5 metri e alto 4 metri datato tra il 1654 ed il 1656 .
Si pensa visto le sue dimensioni, fosse la bandiera di nave – una Galera – capitanata da un nobile Sanvitale, come attestano alcuni documenti, che ha solcato il Mar Mediterraneo durante la guerra di Candia.
COME SI VISITA LA ROCCA DI FONTANELLATO
La visita alla Rocca è possibile solo tramite visita guidata e si può scegliere di farla in due modi.
Percorso completo: sale arredate, camera ottica, stanze affrescate a piano terra con affresco del Parmigianino, sala dello stendardo.
Oppure il percorso parziale: stanze affrescate a piano terra con affresco del Parmigianino e camera ottica.
Io sono rimasta veramente molto felice della visita a questa Rocca, anche perché gli arredi sono rimasti pressochè intatti e integri .
Appunto visto che fino al 1948 era ancora usata come residenza), e mi fa molto strano pensare di poter abitare in mezzo a cotanto lusso e storia!
Quando siete li, non perdetevi un giro per il piccolo borgo attorno……
La Rocca è infatti nel perfetto centro, e tutti gli altri edifici sono stato costruiti nei secoli addietro in funzione della Rocca stessa!
Se decidete però di andare a visitare la Rocca nel periodo invernale, ricordatevi della terribile nemica della Pianura Piadana, ovvero la nebbia che implacabile scende su tutto al calar della sera.
Anche noi quando ci siamo avviati verso casa, abbiamo assistito a questo brutto fenomeno meteorologico!
E vi dico che è molto brutto guidare con la nebbia (che nel nostro caso era talmente fitta da avere una visibilità di soli 40 metri) in strada sconosciute!
Quindi se nei vostri progetti futuri , c’è la visita ai Castelli del Ducato di Parma e Piacenza nei mesi invernali ,dovrete farci i conti!
Alla prossima
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Alla prossima
Elisa