Alla scoperta del Piemonte on the road
Con l’arrivo della primavera, finalmente le giornate che si allungano e le temperature invitano a passare più tempo all’aria aperta!
Quindi quale modo migliore che organizzare un viaggio on the road per la prossima Pasqua alla scoperta del Piemonte?
Questa regione che è stata scelta come Regione Europea dello Sport 2022 è la scelta ideale per vivere una vacanza itinerante e attiva.
Come?Esplorandone i borghi antichi, città d’arte e panorami unici, portandosi comodamente dietro anche le scarpe da trekking e la bicicletta!
Ricordiamo che il Piemonte ha ben 95 aree naturali protette (come il Parco Nazionale del Gran Paradiso, nel Torinese, e il Parco Nazionale della Val Grande, nel Verbano Cusio Ossola) e 5 siti Patrimonio UNESCO!
Partiamo da Torino per il nostro viaggio on the road, che toccherà le principali aree del Piemonte, per un viaggio all’insegna della libertà e della bellezza.
Tra colori e sapori delle colline a sud di Torino
Un viaggio alla scoperta delle meraviglie del Piemonte non può non iniziare dal suo centro nevralgico, Torino.
Dopo un giro nella elegante città sabauda, questo itinerario punta verso il territorio collinare a sud di Torino, caratterizzato da piccoli borghi e un paesaggio rurale dal fascino antico.
Alle porte del capoluogo merita una tappa Moncalieri, protetta da una delle più antiche fra le Residenze Reali, oggi patrimonio dell’UNESCO, ovvero Il Castello di Moncalieri che si erge in tutta la sua monumentalità a guardia del Po.
Fu edificato nel Medioevo a scopo difensivo e dal XV secolo fu trasformato dai Savoia in “luogo di delizie”.
Si prosegue poi verso Pecetto, con un borgo storico fondato nel 1224 e oggi noto come il paese delle ciliegie, protagoniste di eventi come la passeggiata gastronomica tra i ciliegi in fiore ad aprile e la Festa delle ciliegie a giugno.
Si prosegue verso Chieri, situata ai piedi della collina torinese, nel cui centro storico convivono armoniosamente medioevo e barocco. A Chieri merita una visita il Museo del Tessile, per poi concludere in bellezza assaggiando i prodotti tipici come i grissini rubatà, il vino Freisa DOC e la focaccia di Chieri.
Infine, una tappa imperdibile per gli amanti del buon bere è a Pessione per visitare il Museo Martini di storia dell’Enologia, creato da Lando Rossi di Montelera, proprietario della Martini & Rossi, stabilimento famoso nel mondo per la produzione di Vermouth e primo sito produttivo del Gruppo Bacardi.
La Strada Panoramica dell’Oasi Zegna
Visita all ‘ Oasi Zegna, parco naturale di 100 kmq ad accesso libero nelle Alpi Biellesi, da esplorare lungo i 26 km della Panoramica Zegna.
Partendo da Casa Zegna, centro culturale dell’Oasi, per orientarsi lungo l’itinerario, si prosegue poi verso la Conca dei Rododendri, giardino progettato negli anni ‘50 dall’architetto paesaggista Pietro Porcinai, un imperdibile spettacolo cromatico con la fioritura.
Al km 7, si incontra il Santuario di San Bernardo: raggiungibile a piedi o in mountain bike, dai suoi 1400m lo sguardo spazia a 360° dall’Appennino Ligure alle Alpi fino alla Pianura Padana.
Proseguendo, dopo aver ammirato l’imponente mole del Monte Rosa dalla Bocchetta di Margosio, si raggiunge Bielmonte, stazione sciistica fondata nel 1957 da Ermenegildo Zegna.
Si può salire in seggiovia al Rifugio Monte Marca, per una tappa golosa prima di scendere sulla pista di bob su rotelle, Rolba Run.
Imperdibile poi la selvaggia Alta Valsessera, abitata da cervi e caprioli e percorsa da sentieri panoramici. Dalla Locanda Bocchetto Sessera si può seguire il Bosco del Sorriso, percorso progettato dal bioricercatore Marco Nieri, con cartelli sugli effetti delle piante sul nostro sistema energetico e psico-fisico.
Dal Bocchetto Sessera, si raggiungono anche l’Alpe Artignaga, con le tipiche baite, le “tegge”, e il Rifugio Piana del Ponte (aperto da giugno a ottobre).
Infine, la Panoramica scende verso la Valle Cervo, dal suggestivo panorama aspro.
L’incantesimo del lago: Verbania e i Giardini Botanici di Villa Taranto
Un itinerario perfetto per gli amanti dei laghi è quello che va in esplorazione di Verbania, sul Lago Maggiore, specchio della bellezza paesaggistica di questo territorio tutto da scoprire.
Il percorso parte da Intra, frazione di Verbania: dopo una visita al centro storico con i suoi vicoli e corti, seguendo il lungolago si raggiungono gli incantevoli Giardini di Villa Taranto, in frazione Pallanza.
Questa villa ottocentesca deve la fama ai meravigliosi giardini botanici voluti dal capitano scozzese Mc Eacharn, proprietario della villa dal 1931, che li arricchì di oltre tremila esemplari di piante provenienti da ogni parte del mondo, terrazze, specchi d’acqua e ampi prati digradanti verso il lago.
Nel 1938 il capitano donò Villa Taranto e il suo parco di 16 ettari all’Italia, arricchito via via di migliaia di piante fiorifere e oggi visitabile da metà marzo a inizio novembre.
Uscendo da questo giardino incantato, si prosegue verso il centro di Pallanza, di origine romana e in splendida posizione panoramica, con ville di pregio e parchi pubblici come quelli di Villa Giulia e di Villa Maioni, sede della biblioteca civica.
Imperdibile una passeggiata sul lungolago, punteggiato da piccoli e deliziosi ristoranti, per poi fare un giro in barca alle Isole Borromee, che da sempre affascinano visitatori da tutto il mondo.
Il Novarese: dalle risaie alle colline del vino
La campagna novarese è tutta un susseguirsi di canali, un’infinita alternanza di terra e acqua in costante cambiamento.
Viaggiando con la vostra macchina, godrete della pianura che si alza via via in dolci colline, terre degli ottimi Nebbioli dell’Alto Piemonte.
Partendo da Novara, riconoscibile anche da lontano per la vertiginosa cupola antonelliana, si punta verso ovest raggiungendo i borghi di San Nazzaro, con la sua splendida abbazia millenaria fortificata, e Vicolungo, dove concedersi una pausa shopping presso il grande Outlet.
Da qui, seguendo il fiume Sesia, si arriva a Carpignano Sesia, sede di un presidio cluniacense, e a pochi minuti di strada Briona, coi suoi due castelli, dove comincia la Strada del Vino delle Colline Novaresi, che attraversa anche le successive Fara, Sizzano e Ghemme, nomi che evocano le DOC e DOCG storiche del territorio.
Qui le cantine si alternano a fortificazioni che hanno protetto nei secoli città e tradizioni locali.
Ancora pochi chilometri e si raggiunge Romagnano Sesia, dove l’architetto Alessandro Antonelli, autore della Mole Antonelliana torinese, ha regalato la bianca architettura di Villa Caccia, oggi Museo Etnografico.
Poco più a nord c’è Prato Sesia: dall’alto dei resti del suo castello e seduti sulla Panchina Gigante arancione, si ammirano gli affioramenti rocciosi del Supervulcano fossile del Sesia, che fa parte del Geoparco Sesia Val Grande UNESCO.
Tappa finale è Grignasco, comune inserito nel Parco del Monte Fenera: con una bella passeggiata si arriva alle grotte di Ara, zona di interesse archeologico e naturalistico.
La valle incantata: da Varallo ai piedi del Monte Rosa
Nota come la “valle più verde d’Italia”, l’Alta Valsesia vi colpirà con i suoi paesaggi incontaminati: avvolta in un silenzio quasi irreale, l’area è un susseguirsi di vallate e di torrenti cristallini.
Partendo da Varallo, capitale storica e culturale della Valsesia, con l’affascinante Sacro Monte patrimonio UNESCO, si punta verso il Monte Rosa, attraversando la Val Grande.
Solcata dal fiume Sesia, questa vallata è un paradiso per gli amanti dell’outdoor: i numerosi sentieri e le vie alpinistiche permettono di vivere l’escursionismo a tutti i livelli e in tutte le stagioni, con infinite possibilità anche per gli amanti delle due ruote.
Attraversando la valle ci si imbatte in graziosi borghi e antichi villaggi Walser, che custodiscono preziose testimonianze di questa cultura secolare. Da Scopello, passando per gli incantevoli borghi alpini di Piode, Campertogno e Mollia e poi per Riva Valdobbia, si raggiunge infine Alagna, in cui convivono armoniosamente antiche tradizioni e modernità.
Tra i castelli e vigneti dell’Alessandrino
Un percorso di circa 50km di assoluta meraviglia, guidando in provincia di Alessandria, tra oltre dieci castelli e viste imperdibili, dagli Appennini alle colline coperte di vigneti.
Si parte da Acqui Terme, affascinante località termale già rinomata in epoca romana per la qualità salutare delle sue acque, passando poi tra vigneti e paesaggi riconosciuti nel 2014 Patrimonio Mondiale UNESCO per la loro bellezza.
Lungo l’itinerario si incontrano una serie di maestose fortezze: il Castello di Morsasco, il Castello di Trisobbio, che ha dominato le colline del Monferrato fin dagli inizi del XIII secolo, e il castello di Cremolino, facendo tappa anche a Ovada, storico centro commerciale e terra di vini DOCG.
L’itinerario prosegue per Rocca Grimalda, visitando l’antico maniero e il suo bel parco, il Percorso Verde, dove vengono prodotti ottimi vini biologici, e poi ancora castelli, come quello di Tagliolo Monferrato e di Casaleggio Boiro, a due passi dalla Liguria, tra gli edifici più antichi del Monferrato.
Gli amanti della natura possono proseguire attraverso il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, per poi andare verso Gavi, terra ricca di vigneti che producono ottime DOCG.
Langhe Monferrato Roero: dai boschi alle dolci colline
Un territorio che regala scorci di poetica armonia, intriso di storia e tradizioni e parte dei Paesaggi Vitivinicoli dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO.
Questo on the road inizia in Alta Langa, a Bergolo, “Il paese di Pietra”, così chiamato per la scelta di ristrutturare tutte le case del paese con pietra arenaria e di sostituire l’asfalto della strada con il selciato.
Salutando i paesaggi boscosi dell’Alta Langa, si scende verso le dolci colline del Barbaresco. da cui partire alla scoperta dei borghi circostanti, come Neive, tra i “Borghi più belli d’Italia”, e Treiso.
A questo punto dell’itinerario, si può scegliere se proseguire verso San Damiano d’Asti, base ideale per scoprire il Roero e il Monferrato; oppure, restare in Langa e scoprire la zona del Barolo, con diverse aree di sosta.
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Cuneese: un parco da re in Valle Gesso
Per chiudere in bellezza, immancabile è l’esplorazione on the road del Cuneese, la verdissima “Provincia Granda” che da Torino si apre a sud ovest, verso il Mar Ligure.
Qui, nelle Alpi di Cuneo, incontriamo l’area protetta più vasta del Piemonte: il suo cuore è la Valle Gesso, un tempo riserva di caccia dei Savoia e oggi meta immancabile per gli amanti della natura.
Numerosi sentieri conducono a 16 rifugi in quota, in un panorama fantastico da vivere a piedi o in bici, comodamente trasportabile sul proprio camper. Le locande della valle propongono gustose ricette a base di prodotti tipici a km0, come le cujette, realizzate con le patate di montagna.
Il Parco Naturale delle Alpi Marittime custodisce uno straordinario tesoro di biodiversità ed è la meta ideale per una fuga rigenerante all’aria aperta.
Si parte da Entracque, facendo tappa al Centro Faunistico Uomini e Lupi per scoprire la vita in branco di questi affascinanti e misteriosi animali.
Proseguendo poi verso ovest, lasciate la vostra auto nel parcheggio a Teme di Valdieri per percorrere il Giardino botanico Valderia che attraversa i principali ecosistemi delle Alpi Marittime dove si può ammirare la Saxifraga florulenta, pianta endemica simbolo del Piemonte.
Infine, gli amanti del trekking non possono perdere l’escursione al Pianoro del Valasco, meta ideale per le famiglie con ristoro finale all’omonimo Rifugio, nato come casino di caccia per il re della casa Savoia.
Alla prossima
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Elisa