Con la bella stagione decidiamo di partire per una citta’ abbastanza vicino a noi, da poterci trascorrere tranquillamente una giornata ,e la citta’ di Orvieto fa proprio al caso nostro.
Parcheggiamo nella piazza davanti al Pozzo di San Patrizio, e ci dirigiamo subito all’ Ufficio Informazioni Turistico li presente per prendere la Orvieto Carta Unica.
Una carta prepagata di euro 18 a persona, che permette l’ entrata gratuita a tutti i monumenti della citta’e l’ uso dei mezzi pubblici illimitato ( attenzione pero’ e’ conveniente se avete in mente almeno di visitare 4 attrazioni turistiche!).
La carta ha validita’ di un anno, cioe’ quello che non si riesce a fare o vedere in un giorno, si puo’ tranquillamente rifare nell’ arco dell’annata conservando ovviamente la carta.
Fatto questo ci avviamo verso il Pozzo di San Patrizio che e’ stato costruito per raggiungere una vena d’ acqua sottostante la rupe di Orvieto, per rifornire d’acqua pura la città anche in caso di assedio.
E’ profondo 53,15 metri e largo 13,40 con 2 scalinate a spirale, illuminate da 72 finestroni, queste scale permettevano la discesa e la risalita di intere colonne di muli carichi di otri d’ acqua senza mai incontrarsi.
In fondo c’e’ ancora una piccola polla d’acqua attraversata da un piccolo ponte di legno. E’ un posto molto suggestivo, ma la risalita e’ veramente faticosa!!!!!!
Piu’ tardi prendiamo un piccolo tram e andiamo in piazza Duomo, ovvero ,la piazza centrale di Orvieto con appunto il Duomo di Orvieto uno dei suoi simboli piu’ importanti e forse il piu’ famoso.
E’ un opera imponente,( degna rivale del Duomo di Firenze secondo me), con al suo interno una superba illuminazione dal basso, con luci soffuse dalle arcate fino all’ altare.
Merita sicuramente una visita.
Abbiamo deciso poi di visitare la Orvieto Underground, ovvero la visita guidata della Citta’ sotterranea,
La visita guidata dura circa un ‘ ora, e permette di conoscere tutta la storia millenaria di questa citta’, che sorge su un masso di natura geologica particolare, il tufo.
Esso ha consentito ai suoi abitanti di scavare nel corso di 3000 anni un incredibile numero di cavita’ che si estendono sotto il moderno tessuto urbano.
Nel pomeriggio siamo stati al Pozzo della Cava , un enorme pozzo scavato nella roccia di tufo, il cui uso e’ ancora avvolto nel mistero, ( si narra che fosse usato per buttarvici dentro i cadaveri delle persone “ scomode”)
Alla fine del Duecento il Comune medievale di Orvieto, era nel periodo di massima potenza economica e di maggior equilibrio politico quindi trasferì i simboli del potere negli edifici pubblici più rappresentativi della Città.
Nel nuovo assetto urbano, , collocò in posizione strategicamente centrale il Palazzo dei Sette con la Torre detta del Papa, alta 47 metri .
Le sue imponenti dimensioni consentivano, infatti, la dominazione visiva dell’allora vasto territorio dello stato orvietano che si estendeva ad ovest fino al mare, ad est fino alla catena montuosa preappenninica e a nord fino ai monti del Cetona e dell’Amiata.
Nel XVI secolo la Torre venne ribattezzata “del Moro” quasi certamente per opera di Raffaele di Sante, detto il Moro.
Come potete immaginare, il panorama da lassu’ è bellissimo!
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Alla prossima
Elisa