Se siete amanti della Regina Maria Antonietta non vi potete perdere questa mostra.
Dall’11 febbraio fino al 27 maggio 2018 presso il Museo di Tessuto di Prato, potrete ammirare i costumi originali sia maschili che femminili ideati da Milena Canonero per il film Marie Antoinette (2006) diretto dalla regista americana Sofia Coppola.
La mostra dal titolo “Marie Antoniette. I costumi di una regina da oscar” è stata organizzata dalla Fondazione Museo del Tessuto di Prato in collaborazione con la Sartoria The One, la famosa sartoria cinematografica e teatrale romana, che custodisce un vasto patrimonio di abiti e costumi di scena del panorama televisivo, teatrale e cinematografico sia italiano che estero.
Questi stupendi costumi sono stati ritenuti dalla critica cinematografica, ottimi sia per la ricercatezza dei materiali, che per l’accuratezza dei particolari dell’abbigliamento del XVIII secolo, e hanno valso alla costumista di fama mondiale Milena Canonero il premio Oscar 2007 per questa produzione.
La mostra ripercorre attraverso i 20 abiti esposti ,il film dedicato alla vita della famosa Regina di Francia secondo lo stile di Sofia Coppola, che ha voluto raccontare una Maria Antonietta più giovane e più autentica, basandosi sulla biografia dello storico Stefan Zweig.
Per chi non avesse visto questo film lo consiglio vivamente, perché ripercorre in chiave moderna e un po’ rock quegli che sono stati gli avvenimenti e gli eventi che hanno determinato la personalità di Maria Antonietta ,una giovane e fresca adolescente, buttata in pasto a una corte straniera rigida e abituata al pettegolezzo.
Dopo il primo smarrimento iniziale, e la ricerca di adeguarsi alle regole della corte francese, Maria Antonietta si accorge ben presto di essere sposata a un uomo inadeguato a essere re, e impotente; la vita coniugale quasi assente, la porta a cercare gli affetti nel lusso sfrenato e nell’adulazione.
Il clima di leggerezza di questo periodo è intelligentemente rappresentato da frequenti scene di ballo, giochi, risate, in ambientazioni con colori pastello, ( colonna sonora delle scene è Sweet Candy)e tavole imbandite di dolci e caramelle ; Milena Canonero è riuscita con i lussuosi abiti da scena che ha disegnato per questa adolescente annoiata e indolente, ha darle un ‘immagine contemporanea e osando addirittura con in dettagli paradossali come le scarpe di Manolo Blahnik e le All Star Converse indossate dalla regina – la cui citazione ha generato un potente ponte mediatico con il pubblico giovanile.
La narrazione prosegue ponendo sempre la vita dei reali in primo piano senza soffermarsi troppo sulle vicende storiche di quegli anni, tranne nella famosa scena in cui Maria Antonietta si inchina dal balcone davanti al popolo urlante.
Il film termina con la fuga dei regnanti da Versailles senza alcun accenno a quello che accadrà a breve, ma i toni cupi e la disperazione sui volti dei protagonisti presagiscono il drammatico epilogo.
Il percorso espositivo della mostra inizia con una sezione dedicata alla figura di Maria Antonietta la cui vita viene rappresentata davanti agli occhi del visitatore attraverso delle immagini su uno schermo, che raccontano il contesto storico in cui è vissuta, e la sua grande passione per la moda, che la decretarono un’icona fashion del’epoca ( qualunque cosa lei indossasse veniva subito copiata).
E continua nella grande sala che accoglie i costumi del film Marie Antoinette di proprietà dell’archivio della sartoria The One. L’ambiente è stato creato per rievocare i fasti dei grandi saloni di Versailles, con sullo sfondo alcune immagini del film con gli stessi abiti indossati dalla protagonista, e presenti alla mostra.
Consiglio di vedere gli abiti partendo da sinistra, in ordine cronologico con la vita della Regina, impersonata nel film dalla bravissima Kirsten Dunst; i primi abiti sono indossati da lei, quando ancora la principessa è austriaca e parte verso la Francia per diventarne Delfina. Stupendo è l’abito azzurro che le viene fatto indossare poco prima di conoscere il suo promesso sposo Luigi XVI (impersonato nel film da Jason Schwartzman), quando è costretta cioè a lasciare tutto quello che è austriaco.
Ci sono poi gli abiti indossati durante la sua vita di corte, quello che indossa quando incontra l’amante ufficiale del Re Luigi XV, Madame Du Barry e è costretta a salutarla per evitare un conflitto politico.
Al centro i due favolosi abiti indossati dai protagonisti nella scena del matrimonio , protagonisti indiscussi della mostra e per questo messi nel centro; a destra ci sono i due abiti indossati quando entrambi vengono a conoscenza di essere diventati re e regina, e la mostra poi continua con gli abiti di Maria Antonietta e il Conte di Fersen sua amante ufficiale al loro primo incontro.
Con lo scorrere degli anni la vita della Regina ha subito gravi perdite e lutti, e questo si ripercuote sui colori degli abiti che indossa e i tessuti usati…. La mostra termina con l’abito d’addio a Versailles.
Credo che questa mostra sia bellissima e fatta davvero bene, perché riesce anche semplicemente con degli abiti a ripercorrere la vita di una regina da molti bistrattata e sicuramente non capita , aiutando a conoscerla veramente.
Al piano terreno del Museo potrete ammirare anche un’altra mostra “Il Capriccio e la Ragione”, che racconta la moda dal Settecento al Ottocento.
MARIE ANTOINETTE. I COSTUMI DI UNA REGINA DA OSCAR.
Museo del Tessuto, via Puccetti 3 Prato
Data 11 febbraio – 27 maggio 2018
Orari martedì – giovedì: 10 – 15; venerdì e sabato: 10 – 19; domenica: 15 – 19; chiusa lunedì
Biglietto ingresso
Ingresso intero: 7 euro; Ingresso ridotto: 5 euro
Ridotto speciale per i possessori di un abbonamento o titolo di viaggio Trenitalia.
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Elisa
www.girandolina.it
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