Vi piacciono le fioriture primaverili, e volete sapere dove trovarle in Italia?
Sicuramente la primavera è una delle stagioni preferite da tutti…..
Questo perché è la stagione della rinascita , quando i campi sbocciano creando incredibili spettacoli come le fioriture: poesie di colori e profumi che trasformano il paesaggio in un’autentica opera d’arte.
Girandolina vi suggerisce un itinerario da fare on the road alla scoperta dei meravigliosi spettacoli della natura e dei territori circostanti in giro per lo Stivale
Ovviamente tutti gli itinerari che vi proponiamo sono esperienze rigorosamente slow, per armonizzare cuore e mente e sincronizzarli al ritmo dolce della natura, come solo i viaggi in auto permettono di fare!
Un invito a lasciarsi andare e ad abbracciare la lentezza come stile di viaggio (e magari anche di vita).
Vi porteremo dai delicati crochi che sbucano dalle nevi in Abruzzo , agli eleganti ciliegi di Vignola, dai luminosi campi dorati di ginestre all’Isola d’Elba.
Ai girasoli sul Conero ,ai tappeti multicolori dei rododendri in Friuli Venezia Giulia fino alle lenticchie in terra umbra!
Tutte coloratissime e vivaci tappe di sorprendenti itinerari alla scoperta dei tesori del Belpaese.
Le fioriture primaverili in Abruzzo: i crochi a Campo Imperatore, un annuncio di primavera
Sul promontorio abruzzese la neve che si scioglie permette a un fiore viola, esile ma deciso, di sbocciare, dipingendo il paesaggio di sfumature indimenticabili.
Si tratta del crocus, che da fine marzo a fine aprile trasforma letteralmente l’altopiano di Campo Imperatore.
Vero e proprio poeta dei prati, decantato nell’Iliade e nel Cantico dei Cantici, il crocus dà vita a uno scenario dalla vivace tavolozza cromatica!
Le sue tonalità viola sbucano sul verde dei campi, incorniciati da tocchi di bianco della neve e dall’azzurro intenso del cielo limpido.
Per non interrompere la full immersion nella natura, ci si può spostare verso il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga .
Qui si può farsi stupire dalla ricca biodiversità di questo territorio e avvistare aquile reali, cervi, camosci e molte altre specie.
Si può poi proseguire verso il borgo di Santo Stefano di Sessanio, una cittadina di origine medievale che incanta grazie alle architetture in pietra calcarea bianca con tetti in terracotta.
Ci si potrà poi spostare verso il Castello di Rocca Calascio, antica fortezza che domina dall’alto le valli circostanti, scegliendo se in camper o a piedi, con una passeggiata di circa 3 ore.
Le fioriture in Emilia Romagna: i ciliegi di Vignola, l’Hanami d’Italia
Con la sua delicatezza e fragilità, il fiore del ciliegio è visto come metafora della vita, fugace ma allo stesso tempo preziosa e bellissima.
Questo concetto in Giappone si esprime con la tradizione dell’Hanami, ossia l’arte di ammirare le fioriture primaverili, ciliegi in primis: un rito lento tutto da assaporare, per contemplare profonde verità.
Senza andare così lontano, si può ammirare la fioritura dei ciliegi verso Vignola, il centro emiliano famoso proprio per questi frutti
Qui, dall’1 al 10 aprile 2023, si terrà la Festa dei Ciliegi in fiore, che ogni anno anima la città con stand enogastronomici, spettacoli e giochi per le famiglie.
Il culmine è la Via dei Ciliegi, strada ciclopedonale che costeggia il fiume Panaro.
Se volete visitare i dintorni , si parte con una visita all’Abbazia di Nonantola, gioiello dell’architettura romanica locale e straordinaria testimonianza di 1300 anni di fede, storia e arte.
A pochi chilometri di distanza è possibile visitare Modena, regno delle tigelle, dei tortellini e del lambrusco.
Da non perdere anche per il suo centro storico, famoso per il Duomo romanico, la torre Ghirlandina e Piazza Grande, dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Tappa finale a Castelvetro di Modena, delizioso piccolo borgo noto per la scacchiera gigante nella piazza principale, Piazza della Dama.
Le fioriture primaverili in Toscana: trekking tra le ginestre all’isola d’Elba
Grazie alla sua estrema varietà di paesaggi, l’Elba ha un ricchissimo patrimonio floristico di oltre mille specie.
Molte delle quali in primavera si rivelano in tutto il loro splendore, trasformando diverse parti dell’isola in un trionfo di fiori, colori e profumi.
È il caso ad esempio della ginestra, il fiore dorato tanto caro a Leopardi che si adatta a ogni tipo di terreno, da vera pianta pioniera, anche salendo di quota.
A partire da maggio sarà possibile godere di uno scenario unico: ginestre a perdita d’occhio che ricoprono d’oro le strade e i sentieri dei rilievi elbani, incorniciando il mare cristallino dalle mille sfumature.
Imperdibili i numerosi percorsi di trekking, come ad esempio il sentiero 103 sul Monte Capanne, la vetta più alta dell’isola.
Un vero e proprio giardino incantato (e profumato) di macchia mediterranea e fiori vista mare.
Raggiungibile col traghetto, l’Elba è la destinazione ideale per un viaggio on the road in auto ( e voi sapete come noi amiamo l’Elba)
L’itinerario alla scoperta di questa perla del Mar Tirreno parte da Portoferraio, principale approdo e capoluogo dell’isola designato da Napoleone in persona durante il suo esilio sull’isola.
Da visitare anche le due residenze napoleoniche, Villa dei Mulini, nel cuore del paese, e Villa San Martino, nelle campagne poco fuori dalle mura.
Le opzioni di itinerario sono molteplici, ma suggerisco di seguire la costa nord dell’isola e far tappa in una delle sue bellissime spiagge, come la Biodola, la spiaggia di Procchio o quella di Sant’Andrea, con una sosta nell’elegante paese balneare di Marciana Marina.
Da lì ci si sposta nell’entroterra a Marciana, antico borgo sulle pendici del Monte Capanne immerso in una natura rigogliosa e incontaminata.
Lungo il percorso, non si possono non scoprire le ricche proposte enogastronomiche dell’isola, dalle zuppe di pesce, come il cacciucco o la sburrita, ai sapori della terra, dai piatti a base di cinghiale allo stufato di verdure detto gurguglione, senza dimenticare l’ottimo vino locale, l’Aleatico.
Le fioriture primaverili in Umbria: il mosaico arcobaleno di Castelluccio di Norcia
Strano a dirsi, ma anche le lenticchie sono protagoniste di una fioritura eccezionale, lo sapevate?
Ne è un esempio la distesa policroma di Castelluccio di Norcia, altopiano umbro nel Parco dei Monti Sibillini.
Esso diventa un vero e proprio mosaico arcobaleno da fine maggio, durante il periodo della fiorita, come la chiamano gli abitanti locali.
Dalla tanta bellezza che emana, richiama ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo!
Il palcoscenico di questo spettacolo si trova a pochi chilometri dal centro storico di Norcia.
Si tratta in realtà di diverse spianate, Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, dove nel tempo è stata selezionata dagli agricoltori locali una varietà di lenticchia oggi nota come la lenticchia di Castelluccio IGP.
I suoi fiori, dalle tonalità bianco celesti, non sono però orgogliosi solisti, ma sono accompagnati da un’infinità di altre specie.
Orchidee viola, tulipani gialli, senape selvatica ocra, rossi papaveri e fiordalisi blu, in un concerto cromatico sempre diverso, che si protrae fino a estate inoltrata grazie a fioriture diverse.
Una prima tappa alla scoperta del territorio è il vicino borgo medievale di Norcia, rinomato per la lavorazione tradizionale di salumi e per il pregiato tartufo nero.
Dopo questo tuffo nei sapori locali e nella storia secolare di Norcia, si può decidere di visitare Cascia, noto soprattutto come paese di Santa Rita, alla scoperta del suo grazioso centro storico e, per chi volesse, del Santuario dedicato alla santa.
Si prosegue poi verso Spoleto, tra le più affascinanti città d’arte umbre.
Vi conquisterà col suo scenografico Duomo, l’antico teatro romano e il maestoso Ponte delle Torri, derivato da un acquedotto romano e alto ben 80 metri, che collega due fortezze, la Rocca Albornoziana e il Fortilizio dei Mulini.
Le fioriture in Friuli Venezia Giulia: il giardino fiorito dei rododendri sul Monte Bivera
Nel nord est del Friuli Venezia Giulia, nelle Alpi Carniche verso il confine con l’Austria, si staglia il maestoso Monte Bivera.
Un paradiso di pace dalla cui cima si può ammirare l’arco alpino orientale e spingere lo sguardo lungo la pianura friulana verso il mare.
Quest’oasi verde da fine maggio diventa un vero e proprio giardino fiorito grazie ai rododendri, arbusti sempreverdi che trasformano i prati montani in un’esplosione cromatica dalle accese sfumature di rosa, rosso e viola.
In questo scenario, dove il cielo sembra sfiorare la terra, l’incanto dei colori e dei profumi dei rododendri crea un meraviglioso tappeto floreale che sembra estendersi all’infinito.
Se si decide di visitare i dintorni, perché non andare a Sauris, delizioso borgo costellato da malghe e pascoli tra i 1000 e i 1400 metri?
Una vera perla delle Alpi, non per niente vincitrice del “Best Tourism Villages 2022”, iniziativa delle Nazioni Unite che premia i luoghi dove il turismo preserva le tradizioni e la cultura locale, salvaguardando l’ambiente e la biodiversità.
Ripartendo alla guida della propria auto , una tappa da non perdere in primavera è l’Abbazia di Rosazzo, complesso di fondazione antica sui colli orientali del Friuli, immersa in giardini terrazzati.
Rotta poi verso il Giardino Viatori a Gorizia, con i suoi rododendri, azalee, lillà, ortensie, magnolie e centinaia di altri fiori.
Tappa finale a Trieste, città nobile ed elegante, per visitare il Parco e Roseto di San Giovanni, ex ospedale psichiatrico e oggi luogo suggestivo con uno dei roseti più grandi d’Italia.
Le fioriture primaverili nelle Marche: la terra dei girasoli sul Monte Conero
Ecco il giallo intenso di un’immensa distesa di girasoli che si perde verso l’orizzonte blu del mare: un paesaggio incantevole e suggestivo, quasi da favola.
Uno scenario incantato che si fa realtà sul Monte Conero, promontorio a strapiombo sul mare che in primavera inoltrata e in estate si riempie di campi dorati di questo fiore innamorato, come secondo il mito la ninfa Clizia col dio Apollo.
Un’area ricca di girasoli si sviluppa attorno al borgo di Sirolo, incastonato tra il blu dell’Adriatico e il verde del Conero, che in questo periodo si tinge di giallo.
Numerosi gli agriturismi in cui perdersi (e ritrovarsi) nella bellezza della natura e dove ammirare imperdibili tramonti che dipingono anche il cielo di tinte dorate, quasi riflettendo quelle dei campi.
Dopo una visita a Sirolo, non si può non fare un salto alle vicine Due Sorelle, famosa spiaggia che prende il nome dai due faraglioni bianchi immersi nel mare azzurro, il simbolo più iconico della riviera del Conero.
Ripartite poi alla volta di Montefano, antico centro in posizione estremamente panoramica, adagiato sulle dolci colline marchigiane punteggiate dai meravigliosi girasoli dorati.
Infine, a pochi chilometri di distanza, tappa poetica a Recanati, città natale di Leopardi, per rendere omaggio al grande letterato e scoprire i luoghi dove passò gran parte della sua vita
. Dopo una visita alla sua casa museo, si può salire al Colle dell’Infinito, che ispirò la nota e suggestiva poesia.
Il posto perfetto per contemplare la natura, ammirando (o immaginando a occhi chiusi) gli spazi sconfinati immersi in una profonda quiete.
Le fioriture in Piemonte: un tuffo provenzale nei campi di lavanda di Sale San Giovanni
Profumi avvolgenti e colori vibranti sono i protagonisti della fioritura della lavanda a Sale San Giovanni, piccolo borgo nel cuneese.
E’ come trovarsi in un’atmosfera sospesa e senza tempo che sa di Provenza, senza valicare i confini nazionali.
Io adoro la lavanda, il suo profumo, il suo colore e la sua importanza, infatti è utilizzata anche in ambito gastronomico, cosmetico e terapeutico, e offre uno spettacolo senza pari che prende vita quando la primavera giunge al termine.
La maestosa bellezza dei campi purpurei dalla fragranza fresca e inebriante è la cornice ideale per una rilassante passeggiata in un’oasi di pace.
Il momento ideale della giornata per vivere questa esperienza immersiva è verso il tramonto, per abbandonarsi totalmente ai propri sensi e alle proprie emozioni ammirando le mille sfumature di questo fiore, dal lilla al blu, che cambiano a seconda dei riflessi della luce.
Se siete lì , potrete attraversare le campagne delle Langhe per raggiungere Bene Vagienna, antica cittadina medievale ma di origine più antica, con testimonianze risalenti all’epoca romana come i resti del teatro e dell’anfiteatro.
Da lì, si riprende la strada verso il paese di Savigliano, per vedere la Torre civica e piazza Santarosa, chiusa da un continuum di portici e colorate facciate di edifici storici.
L’itinerario termina a La Morra, piccolo borgo patrimonio UNESCO inserito nella lista dei “Paesaggi Vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato”, famoso soprattutto per i suoi vitigni pregiati come il Nebbiolo, da cui si producono il Barolo
Che dite vi abbiamo dato delle idee dove poter trascorrere i prossimi ponti primaverili?
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Alla prossima
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Elisa