Lago di Bolsena e dintorni
LAGO DI BOLSENA
Questo lago è il maggiore dei laghi italiani di origine vulcanica e quinto in senso assoluto dopo Il Garda ,Maggiore, Como e Trasimeno.
Ha una superfice di 114 km quadrati e una profondità massima d i146 metri.
Il lago a differenza di altri, non ha immissari, ma solo un emissario il fiume Marta.
Il Lago di Bolsena è da sempre considerato un lago misterioso, e anche il colore delle sue acque che delle volte tendono al rosso, ( causa il fondale melmoso)hanno da sempre alimentato le varie leggende che vi aleggiano intorno!
Molte delle quali nate da fonti storiche vere, la più importante di tutte e forse la più conosciuta è la storia della “Bella e la Bestia”.
Nel Cinquecento nelle maggiori corte reali europee, andavano molto in voga, le cose strane, misteriose e “esotiche” e per questo fu catturato e deportato alle corte reale di Enrico II e la moglie Caterina De Medici, un uomo di nome Pedro Gonzales dalla natia Tenerife .
Esso era affetto da Ipertricosi, la malattia che ricopre di peluria ogni cm del corpo.
Pedro veniva considerato un attrazione da far vedere e ammirare, fino a che gli venne concesso di studiare e di evolversi dal punto di vista culturale e umano.
Caterina de Medici, voleva sperimentare ancora una cosa, e costrinse la più bella delle sue dame di compagnia a sposare l’ Uomo Bestia ( come veniva chiamato Pedro)
La poverina appena lo vide rimase inorridita, ma poi Pedro, che di animo era una persona sensibile e generosa, la conquistò piano piano , i due si sposarono e ebbero 4 figli, due dei quali con la stessa malattia ereditaria del padre.
Dipinti e ritratti della famiglia pelosa, girarono per le corti reali europee, come collezionismo!
Uno dei più grandi estimatori , fu anche Ferdinando II erede dell’ Imperatore d’ Austria, che acquistò un dipinto per metterlo nella sua favolosa Wunderkammer, (la camera delle meraviglie) nel suo Schloss Ambras a Innsbruck. ( Qui potrete trovare l ‘articolo relativo!)
Con la fine del potere di Enrico II, tutta la famiglia di Pedro, fu consegnata alla corte dei Principi di Parma di Ranuccio Farnese, che impietosito regalò la libertà a Pedro e i suoi familiari, che a quel punto decisero di trasferirsi sul Lago di Bolsena a Capodimonte, dove Pedro visse fino alla sua morte.
La sua storia divenne leggenda e ispirò lo scrittore della novella la “Bella e la Bestia”!
Sul Lago di Bolsena si affacciano mote città e borghi che meritano di essere visitate; noi per motivi di tempo, purtroppo ne abbiamo viste solo due, nella parte nord del lago
GRADOLI:
Arriviamo a Gradoli, un piccolo ma grazioso borgo, di vago stile medioevale, la cui importanza viene data dalla presenza del Palazzo Farnese.
Questo palazzo fu fatto commissionare dal Cardinale Alessandro Farnese( che poi diverrà Papa Paolo III) come dono di nozze per il figlio Pier Luigi Farnese e Gerolama Orsini.
Fu usato per lo più come residenza estiva e durante la stagione di caccia, e rimarrà di proprietà della famiglia fino alla metà del seicento, quando i Farnese caddero in disgrazia , e fu acquistato dalla Camera Apostolica.
Il Palazzo è veramente imponente, costruito su pianta regolare a più livelli, su disegno di Antonio Sangallo, che si occupò anche della costruzione delle fondamenta, con opere di rinforzo ai tre angoli dell’ edificio per donare più stabilità alla struttura.
All’ interno è possibile visitarlo, salendo dai piani più bassi, occupati dalle cucine, fino ai piani nobiliari, uno di quali ( il secondo) al momento ospita il Museo del Costume Farnesiano.
Un interessante mostra dei costumi , abiti, accessori, gioielli e biancheria intima in tipica epoca rinascimentale.
Degni di nota sono il gruppo dei costumi del matrimonio di Ottavio Farnese e Margherita D’ Austria, celebrato proprio dal Papa Paolo III committente del palazzo.
Chi mi conosce , sa della mia passione per le principesse e regine, e essere lì e vedere queste perfette riproduzioni di abiti e gioielli d’ epoca, era per me come un sogno!!
Per tutte gli orari e le info per la visita contattate il comune di Gradoli.
BOLSENA:
A poca distanza da Gradoli si arriva a Bolsena, e siamo stati tanto fortunati da trovare parcheggio davanti all’ entrata del centro storico attraverso la porta ad arco.
Essendo già ora di pranzo , decidiamo di fermarsi alla Trattoria Picchietto, con delle ottime recensioni su Tripadvisor, poi rivelatisi più che veritiere!
La loro specialità?
I piatti con il pesce d’ acqua dolce ovviamente! Si pranza nel giardino estivo, sotto uno stupendo porticato di viti d’uva.
Servizio eccellente, prezzi medi ma onesti ,consigliatissimo!!
Bolsena si presenta come un piccolo borgo di puro stile medioevale.
Il suo centro storico si attraversa in poco tempo, e culmina con il Castello Monaldeschi risalente al XIII-XVI, da cui si gode una magnifica vista del Lago di Bolsena e delle colline di Volsini.
All’ interno del Castello nel Museo Territoriale del Lago di Bolsena , c’ è anche l’acquario di Bolsena inaugurato nel maggio 2011
La struttura ospita circa trenta specie tra pesci, anfibi e crostacei, provenienti dai fiumi e dai laghi del territorio provinciale, in 22 vasche appositamente realizzate che ricreano il proprio habitat e le acque.
Infatti la filosofia di fondo è quella di ricreare gli ambienti naturali per consentire un contatto diretto tra i visitatori delle specie generalmente sconosciute alla maggior parte delle persone.
La visita comporta anche una manipolazione diretta degli animali, sia con la grande vasca tattile, sia con apposite vasche dove, con l’ausilio degli operatori, è possibile prendere confidenza con alcune specie più maneggevoli.
E’ un ‘esperienza sicuramente indicata a chi ha dei bambini.
Il biglietto di entrata può includere le terrazze panoramiche del castello e l’ acquario, o solo le terrazze!
Noi abbiamo optato per la seconda scelta, e da lassù si gode una vista magnifica!!
La passeggiata poi di ritorno verso la nostra macchina, prosegue attraverso l’ intricato labirinto di viuzze ,tra le vecchie abitazioni.
Passiamo vicino alla famosa Collegiata di Santa Cristina, famosa perché teatro nell ‘antichità di un prodigio eucaristico.
Un sacerdote, vide uscire del sangue dall’ ostia consacrata, macchiando alcune pietre del pavimento, (esse sono custodite nella Cappella del Miracolo di Bolsena presso la Collegiata).
Riprendiamo la macchina e andiamo a fare una passeggiata nel lungolago, che ricordo in alcuni tratti essere balneabile.
Infatti molte famiglie( per lo più turisti stranieri) stavano facendo il bagno nelle sue acque.
Nella passeggiata troverete molti locali, ristoranti e negozi di souvenir.
Continuiamo il nostro #girandotuscia, ma stavolta dove ci porterà? Curiosi? Allora continuate a seguirci!!
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Alla prossima
Elisa