Alla scoperta dei tesori del patrimonio culturale della Valtellina
La Valtellina racchiude in sé un grande e bellissimo patrimonio culturale e artistico , celato nel tipico riserbo lombardo.
All’interno di chiese o palazzi che all‘esterno sono semplici e molto sobri, ci sono tesori di una bellezza straordinaria.
Nel nostro viaggio in Valtellina abbiamo avuto l’ occasione di poter visitare interessanti monumenti, chiese e palazzi.
Come il Palazzo Malacrida di Morbegno, un edificio nobiliare settecentesco, opera dell’architetto Pietro Solari di Bolvedro che fuori è di una semplicità disarmante …
Ma dentro custodisce un imponente scalone con dipinta sulla volta la scena del “Ratto di Ganimede”, opera di Giovan Pietro Romegialli.
Al piano nobile sono visitabili: il salone d’onore decorato da prospettive architettoniche e trompe-l’oeil del quadraturista comasco Giuseppe Coduri, con 6 graziosi balconcini in stucco e il soffitto affrescato da Cesare Ligari nel 1761.
E la sala attigua con medaglione delle “Tre Grazie” sempre del Ligari e l’alcova decorata dal Coduri con fiorami e finti elementi architettonici, che si affaccia ad una loggia con panorama sulla Bassa Valtellina.
Io mi sono letteralmente innamorata di questo palazzo, anche perché il salone d’onore sembra una piccola bomboniera!!
Al momento questo palazzo in fase di restauro, e si può visitare solo per gruppi contattando l’Ufficio Turistico di Morbegno.
Molto bella e scenografica è sicuramente la Santa Casa di Tresivio, chiamata anche il Santuario della Santa Casa Lauretana.
Il Santuario è una tra le chiese più ampie della Valtellina ed è dedicato alla natività di Maria.
Si trova nel centro di Tresivio, sulle pendici della montagna, edificata sopra i resti della chiesa di Santa Maria di Tronchedo.
Essa dopo la sua costruzione divenne il baluardo del Cattolicesimo di tutta la valle.
E dopo i difficili anni delle guerre in Valtellina iniziate con la rivolta contro i Grigioni, e le carestie ed epidemie tra cui la terribile peste del 1630, portò fra i compaesani a una devozione alla Santa Maria Vergine ancora più profonda e sentita.
Per voto, le comunità valtellinesi scelsero Tresivio per edificare un Santuario alla Madre di Gesù, per via della posizione centrale del paese nella valle e i luoghi favorevoli alla costruzione di un edificio imponente osservabile in più punti possibili.
Divenne un tempio mariano, a custodia e protezione di un altro edificio in essa contenuto: la Santa Casa di Nazaret.
Infatti al suo interno è custodita una riproduzione della Basilica della Santa Casa di Loreto, della quale (si racconta) gli angeli avrebbero portato un mattone.
All’interno della Santa Casa viene venerata la Madonna Nera che un tempo veniva portata in processione dai fedeli.
La visita è possibile grazie ai Volontari del Touring Club Italiano per il Patrimonio Culturale che accolgono i visitatori il sabato e la domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 15 alle 18.
La mia passione per i castelli è stata esaudita anche stavolta grazie alla visita al Parco delle Incisioni Rupestri di Grosio, perché all’interno del parco si trovano il Castello vecchio di San Faustino (edificato tra il X e l’XI secolo), la relativa chiesa e il più recente Castello Visconteo, che risale al XIV secolo.
Le costruzioni sorgono su un colle che domina la valle formata dal fiume Adda e dal torrente Roasco, in una scenografia pazzesca e mozzafiato (soprattutto se come noi avete la fortuna di avere una bella e soleggiata giornata!)
Nei pressi di questi castelli medievali, la cui collocazione in mezzo al verde di una collina ricordano vagamente i castelli irlandesi, si trova la cosiddetta Rupe Magna, una roccia di grandi dimensioni che reca oltre 5000 incisioni rupestri risalenti al IV-I millennio a.C..
Pensate che questa rupe è la più grande roccia incisa d’Europa!
Queste incisioni rappresentano animali, uomini e donne e scene di vita quotidiana dell’ Uomo neolitico e sono un’ importante testimonianza storica di quel periodo!
Si possono vedere e toccare, addirittura camminarci sopra ma con le dovute cautele (senza scarpe, o con calzini!)
Per informazioni su orari e visite, consultate il sito ufficiale http://www.valtellina.it/it/scopri-la-valtellina/tirano-e-dintorni/grosio-e-il-parco-delle-incisioni-rupestri
A Tirano, voi sapete ci siamo stati l’anno scorso e ci è piaciuta molto, soprattutto per la bellissima Basilica Santuario della Madonna di Tirano e di cui vi ho parlato qui .
Ma se vi ricordate bene, accennai anche a un piccola chiesa sulla collina di fronte la Basilica, sto parlando della Chiesetta di Santa Perpetua eretta da una comunità di monaci, che davano ospitalità ai pellegrini.
Mai e poi mai avrei pensato che dopo poco tempo saremmo tornati lì, e avremmo potuto visitare questo xenodochio dal quale si ha un panorama fantastico della Basilica sottostante, di tutta Tirano e della vallata!
Questa piccola chiesa è sul filo della roccia costruita più simile a una fortezza, con i resti dell’antico monastero.
Ma è al suo interno piccolissimo che cela dei segreti…
Ovvero, ogni 21 giugno in occasione del solstizio d’Estate, alle 07:00 della mattina la piccola finestra di destra permette l’entrata del primo raggio di sole estivo!
Sempre un raggio di sole ogni 7 marzo (in occasione della festa della Santa Perpetua) illumina perfettamente il centro dell’altare.
E la costruzione acustica della piccola chiesetta è tale, che se ci si posiziona davanti sempre all’altare, la voce si sente indistintamente per tutta la chiesa!
Meraviglioso non trovate?
Abbiamo visitato, purtroppo sotto la pioggia, anche i piccoli Comuni di Chiuro e Ponte in Valtellina, perfetti esempi di tipiche costruzioni valtellinesi!
Continuate a seguirci per scoprire le bellezze della Valtellina
#valtellina #amolavaltellina
Vi consiglio di vedere il video Rent a Bike in Valtellina che abbiamo fatto in questi giorni valtellinesi, vedrete con i vostri occhi ciò che vi racconto!
Alla prossima
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Elisa
Sono stata in Valtellina un paio di mesi fa per il classico giro del Trenino Rosso del Bernina e ho visitato anche Tirano e un paio di bellissimi palazzi di cui intendo scrivere presto! 🙂
A noi è piaciuta tanto questa zona, e a te? Io ho adorato il Trenino Roso del Bernina!! Allora aspetto i tuoi racconti!! Ciao Chiara!!!