Il castello di Chenonceau è sicuramente uno dei castelli più famosi della Valle della Loira!
Qual è la particolarità del castello di Chenonceau?
Sicuramente la sua caratteristica architettura, che sembra emergere dalle acque con la sequenza dei suoi archi sospesi sul fiume Cher, nella galleria a due piani.
Castello di Chenonceau storia
Il castello di Chenonceau viene anche definito “il castello delle dame” perché fra le sue mura hanno soggiornato le più importanti dame della storia francese.
Fu costruito nel 1513-21 dai coniugi Bohier, i banchieri più facoltosi di Francia, che poi lo donarono alla famiglia reale e Enrico II lo cedette alla sua favorita Diana de Poitiers follemente innamorata di lui.
Alla morte accidentale del re, avvenuta durante una giostra equestre, Diana fu costretta a rendere il castello alla vedova reale Caterina de Medici, ottenendo in cambio il castello di Chamont Sur Loire.
Caterina dal canto suo era amante dello sfarzo e delle feste grandiose, e per questo la regina fece costruire una spettacolare galleria a due piani sul ponte, lunga 60 metri, illuminata da 18 finestre, un pavimento in tufo e due camini alle estremità.
I suoi balli e le sue feste furono memorabili, come lo spettacolare combattimento navale sul fiume Cher.
Tutto ciò ebbe termine con l’arrivo di sua nuora Luisa di Lorena, che alla morte del marito (Enrico III), decise di ritirarsi qui fino alla fine dei suoi giorni.
Louise Dupin abitò il castello nel 700, riportandolo ai fasti di un tempo, trasformandolo in un brillante salotto con artisti e scrittori dell’epoca come Voltaire e Rousseau. Riuscì a salvare il castello dalla distruzione della Rivoluzione Francese.
Dopo di lei molte altre donne hanno abitato il castello fino a diventare durante le due guerre mondiali un ospedale militare
Cosa vedere al castello di Chenonceau?
L’interno del castello grazie alla preziosa collezione di dipinti che conserva al suo interno, può essere quasi considerato una vera pinacoteca.
Molto bella è la Cappella con le vetrate del mastro vetraio Max Ingrad del 1954 che hanno sostituito le originali distrutte durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Proprio Madame Dupin riuscii a salvare la Cappella (e il castello stesso) durante la Rivoluzione Francese, trasformando la Cappella in un deposito di legna, occultandone il carattere religioso.
Mote belle sono le camere da letto di Diane di Poiters, Caterina de Medici e la Camera delle Cinque Regine, chiamata così perché ospitò le due figlie e le tre nuore di Caterina de Medici.
Lo Studiolo Verde di Caterina de Medici è chiamato così per il suo colore preferito che adorna il soffitto. Qui lei usava lavorare quando divenne reggente del regno di Enrico II dopo la sua morte, e governò il Regno dai suoi appartamenti. Sono ancora visibili le due C intrecciate sul soffitto.
Ovviamente non si può lasciare il castello senza aver precorso la Galleria sul ponte sul fiume Cher; essa era una sontuosa sala da ballo, inaugurata da Caterina nel 15777 durante le festività organizzate da lei per il figlio Enrico III.
Una curiosità durante la Seconda Guerra Mondiale il fiume Cher costituiva la linea di demarcazione e l’ingresso del castello si trovava quindi nella zona occupata.
Grazie a questa galleria la cui porta dava a Sud nella zona libera, la Resistenza riuscì a far passare molte persone dall’altra parte, salvandoli la vita.
I giardini del castello di Chenonceau.
Non meno importanti sono i giardini, nel 1551 Diana di Poitiers intraprese alcuni importanti lavori per crearne uno di due ettari sul lato est del castello, con aiuole geometriche e terrazze sopraelevate al riparo dalle inondazioni dello Cher.
Pochi anni dopo anche Caterina de Medici ne fece costruire uno sulla parte destra del castello, nel lato opposto di quelli della rivale, con ben cinque aeree erbose disposte intorno a un bacino d’acqua rotondo circondato da rose e lavanda.
Castello di Chenonceau crociera
Si può navigare sul fiume Cher
Da Chisseaux a 1,6 km dal castello partono le crociere di 50 minuti organizzate dalla compagnia La Belandre, possibili da giugno a ottobre.
Quanto tempo ci vuole per visitare il castello di Chenonceau?
Io suggerirei un paio di ore come minimo, per potersi godere al meglio la visita interna e i giardini.
Dove parcheggiare al castello di Chenonceau?
Poco distante l’ingresso al castello esiste un parcheggio gratuito dove poter lasciare il proprio mezzo
Per quanto riguarda gli orari e i costi del biglietto vi consigliamo di consultare il sito ufficiale.
Per altre informazioni consultate il sito ufficiale della Valle della Loira
E il sito ufficiale del turismo della Francia
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Alla prossima
Elisa