Una guida attraverso la città di Firenze seguendo la storia del romanzo Inferno di Dan Brown
Sabato 08 ottobre a Firenze presso il Teatro dell’Opera, c’ è stata l ‘anteprima mondiale del famoso film “Inferno” per la regia di Ron Howard, basato sul nuovo best seller di Dan Brown, ambientato principalmente a Firenze.
Questo ultimo romanzo segue il filone dei suoi due precedenti e fortunatissimi romanzi “Il Codice da Vinci” ambientato a Parigi e “Angeli e Demoni”, ambientato invece a Roma, con il professor Langdon protagonista(sempre impersonato nelle due trasposizioni cinematografiche dal bravissimo attore Tom Hanks) chiamato ad indagare e risolvere intricati e storici misteri destinati a cambiare il corso della Storia!
Se sai dove guardare ,Firenze è un paradiso…
Questa è la frase che da l’ inizio nel nuovo romanzo, ovvero alla ricerca del professor Langdon di un indizio nascosto nella “Mappa dell ‘Inferno” dantesto, e si ritroverà poi a girare per la città rinascimentale di Firenze, immergendosi nei segreti di una Firenze ai tempi di Dante!
Pur non essendo io un’ amante del genere letterario di Dan Brown, dallo stile pseudo thriller-avventuriero- storico, mi sono piaciuti i suoi romanzi, e soprattutto la descrizione precisa e maniacale delle città in cui erano ambientati.
Anche nel caso di Inferno, l’ itinerario che il protagonista intraprende durante la storia, porta i lettori a conoscere i monumenti più interessanti di Firenze!
Quindi potrebbe essere anche un ottimo modo per conoscere Firenze attraverso gli occhi del Professor Langdon…
Siete pronti a seguirlo nella sua ricerca?
Porta Romana e l’Istituto d’Arte
L’itinerario che il professore segue a Firenze comincia da Porta Romana, l’accesso in pietra lungo le mura che un tempo circondavano la città, costruite nel 1326.
Purtroppo la maggior parte del perimetro fortificato è andato distrutto nel diciannovesimo secolo, all’ infuori di Porta Romana , punto di accesso nei secoli scorsi,ma anche di oggi, dal momento che il traffico in entrata a Firenze passa per la maggior parte proprio da qui.
Sul lato destro della Porta, troverete l’entrata ai famosi Giardini di Boboli, un entrata secondaria, spesso bistrattata ma da preferire a quella di Palazzo Pitti, dato che qui difficilmente troverete coda!
Più avanti sulla destra vi è un largo accesso all’Istituto d’Arte, un edificio giallo, a cui si accede tramite una bellissima strada alberata, piena di imponenti querce; questo edificio fu commissionato dal Re d’Italia, quando Firenze ne fu capitale per il breve periodo dal 1865 al 1871.
Qui vi erano situate le scuderie reali, dato che la corte si era stabilizzata proprio accanto, a Palazzo Pitti. Dal 1920, l’edificio ha ospitato l’Istituto di arti applicate divenendo, dal 2011, un liceo d’arte.
Il Giardino di Boboli
In questo stupendo giardino all’ italiana, considerato uno fra i più belli del nostro paese, vi perderete piacevolmente nei percorsi fra laghetti, fontane, sculture sparse un po’ ovunque e addirittura un piccolo anfiteatro!
Se volete una descrizione più accurata potete leggere l ‘articolo relativo: http://www.girandolina.it/firenze-guida-della-citta-palazzo-pitti-e-i-giardini-di-boboli/
Qui il nostro professore, insieme alla sua compagna di avventure Sienna, stanno fuggendo verso il centro storico e decidono di scavalcare le mura accanto all’Isituto d’Arte per entrare nel Giardino di Boboli.
La coppia si fa strada attraversando il giardino fino ad arrivare alla Grotta del Buontalenti, un’opera d’arte del tutto singolare che mette insieme architettura, pittura e scultura In mezzo a questo scenario, si possono ammirare statue di animali e personaggi umani, e i due cercano qualcosa e trovano qualcosa
Il Corridoio Vasariano
Il Corridoio Vasariano nel romanzo diventa la via di fuga per Robert e Sienna nel loro Inferno, ( anche se loro lo percorrono in senso inverso)attraverso una porticina che si trova nella Grotta del Buontalenti.
Questo corridoio è il passaggio segreto commissionato da Cosimo dè Medici a Giorgio Vasari come via di accesso diretta e priva di rischi e pericoli da Palazzo Vecchio alla nuova residenza di Palazzo Pitti.
Il corridoio percorre tutta la strada , per una lunghezza di circa 1 km, passando anche sopra al Ponte Vecchio, per poi finire a Palazzo Pitti.
Negli ultimi tempi è possibile visitarlo con visite guidate prenotate, e potrete godere di Firenze da un ‘altra prospettiva! Per tutte le info e le date della prenotazione guardate qui http://www.uffizi.com/galleria-degli-uffizi/corridoio-vasariano.asp
Palazzo Vecchio
Continua la “ricerca” del Professor Langdon e Sienna, che si precipitano a Palazzo Vecchio per trovare ulteriori indizi, visitano la Sala dei Cinquecento e lo “studiolo” di Francesco I, per poi dirigersi verso la stupenda Sala delle Mappe.
Questa maestosa Sala dei Cinquecento, era solita ospitare il consiglio maggiore di Firenze, fu costruita dal Pollaiolo e successivamente ingrandita e modernizzata dal Vasari, per giungere così come la vedete ai giorni nostri.
Se volete saperne di più leggete il mio articolo relativo http://www.girandolina.it/firenze-guida-alla-cittapalazzo-vecchio-ponte-vecchio-e-uffizi/
La coppia nel romanzo è seguita perciò decide di scappare usando i passaggi segreti fatti costruire all’interno del palazzo dai Medici, attraverso la Sala delle Mappe, poi sullo spazio sopra il Salone dei Cinquecento, dove vi è uno stupendo soffitto a capriate e travi in legno all’interno del quale sono come incastonate magnifiche opere d’arte che, quindi, appaiono come sospese.
C’ è anche una stanza segreta di Bianca Cappello, che si dice usava spiare le riunioni nel Salone del Cinquecento per meglio poi consigliare il marito , il Granduca Francesco I de’Medici .
Se siete curiosi di vedere con i vostri occhi questi percorsi segreti, vi consiglio di provare il Tour “Visita ai Percorsi Segreti” http://www.aboutflorence.com/firenze/museo-palazzo-vecchio.html#segreti
Firenze medievale
Dalla fuga dal Palazzo Vecchio, i nostri due ricercatori si dirigono verso Piazza Della Signoria, oltrepassandola usando le stradine tipiche e autentiche della Firenze medioevale, fino ad arrivare alla Casa di Dante e la chiesa dove è stata sepolta la sua musa ispiratrice, Beatrice Portinari.
In realtà questo non è la vera casa dove è vissuto Dante Alighieri, dal momento che a Firenze molti palazzi e edifici sono nati e crollati, ma documenti storici ne hanno attestato qui la presenza e in occasione dei 600 anni dalla nascita del poeta nel 1865, Firenze istituì questo museo.
Il Battistero
Finalmente Il nostro professore e la sua compagna raggiungono Piazza Duomo e il paradiso a cui Brown allude sin dall’inizio di tutto: cioè le porte ad est del Battistero create da Lorenzo Ghiberti, chiamate le Porte del Paradiso dallo stesso Michelangelo.
Infatti una delle parti cruciali e più importanti dell’ intero romanzo ha luogo proprio nel Battistero, uno dei luoghi storicamente e religiosamente più importanti della città dove verrà cambiato il corso degli eventi.
Il Battistero molto bello fuori, è sensazionale all’ interno con la sua struttura ottagonale e ci suoi mosaici d’oro, che rappresentano i vari livelli del Paradiso e dell’Inferno, molto simili alla descrizione di Dante nella sua Divina Commedia, il quale fu battezzato proprio qui, così come tutti i cittadini di Firenze fino al secolo scorso.
Nel romanzo all’ interno del Battistero verrà fatto una sorprendente scoperta che porterà i nostri protagonisti direttamente a Venezia, ma non vi voglio anticipare niente!!
Dovete leggere il libro o altrimenti vedere il film!
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Alla prossima
Elisa