Una piccola guida su le cose più importanti da vedere a Como
Siamo appena tornati da pochi giorni dal nostro bellissimo week end trascorso fra Como e Bellagio.
Giornate che mi sono servite per organizzare tutti i miei appunti presi, e soprattutto, sistemare e catalogare le oltre 1000 foto che Alessio ha scattato in questi 3 giorni!
E’ si, si è dato molto da fare, ma d’altronde come dargli torto?
Abbiamo visto dei panorami spettacolari e grazie al tempo meteorologico che nonostante le brutte previsioni ,ci ha regalato invece delle bellissime giornate assolate (con solo una mattina piovigginosa), abbiamo potuto ammirare il bellissimo Lago di Como in molti modi.
Dall’alto della collina di Brunate con il sole che riverberava sulle sue acque placide, oppure al tramonto dal porticciolo di Bellagio, o ancora durante la mini crociera del Centro Lago.
In ogni occasione sempre fantastico!!
Sapete inoltre che è completamente balneabile in tutta la sua superficie?
Ormai avrete capito che mi sono proprio innamorata di questa parte di Lombardia, che come dicevo già prima di partire non conoscevo affatto, ma che so, ritornerò sicuramente a visitare!
Ma partiamo dall’ inizio…..
Siamo partiti di prima mattina verso Como, la nostra tappa iniziale e come primo impatto, la città mi è sembrata pulita, schietta, ordinata.
Forse all’ inizio un po’ sulle sue nella tipica ritrosia e riserbo lombardo .
Ma appena incominci a conoscerla, visitarla, capisci come sia rimasta ancora una piccola città autentica, in cui ancora tutti si riconoscono e si salutano , senza lo stress e lo snobismo della vicina città Milano.
Qui si respira ancora un ‘atmosfera di pace e di tranquillità, ora comprendo perché nei week end molti milanesi vengono qui per rigenerarsi!
Da Milano però ha preso l’organizzazione, infatti è una città organizzata e precisa al massimo!
DOVE PARCHEGGIARE A COMO
Ci sono tanti parcheggi a pagamento nelle vicinanze del centro e noi abbiamo optato per il parcheggio Centro Lago con tariffe orarie di 2,40 euro e tariffa giornaliera di 20,00 euro.
A 5 minuti a piedi da Piazza Cavour.
COSA VEDERE A COMO
Il nostro tour a spasso per Como, è partito da Piazza Cavour, la piazza che un tempo ospitava il vecchio porto commerciale della città.
Si pensi che già nell’ antichità Como era molto importante per i traffici marittimi in quanto in posizione strategica per governare tutto il commercio del Nord Italia e Europa.
Poi nell’ 800 si decise di riqualificare l’intera area, e per costruire l’ odierna Piazza Cavour, si interrò tutto il porto.
La piazza doveva diventare un po’ il luogo di ritrovo e di svago per i comaschi, ma in realtà non ebbe un gran successo e fu usata per lo più per le parate militari .
Allora per abbellire questa piazza nel 1872 un illustre cittadino, tale Sebastiano Mondolfo finanziò la costruzione di una bella fontana ricca di una scultura elaborata che fu messa al centro di Piazza Cavour.
Ma anch’essa non riscosse il favore dei cittadini che si divisero fra chi la amava, e chi non la vedeva di buon occhio per il decoro della città……
A risolvere la controversia ci pensarono le acque del lago corrodendo le fondamenta del materiale di riporto già nel 1890.
Una crisi dell’economia comunale lasciò la città senza le risorse per la riparazione e la fontana fu smantellata e messa in un deposito.
Ulteriori debiti del comune ne autorizzarono la vendita nel 1902, a William Rockefeller che comperò la fontana per portarla nella città di New-York, in cui fu installata al giardino zoologico del Bronx nel 1903.
Adesso essa si trova nel lato nord del giardino zoologico alla Astor Court dopo che vi fu spostata .
Dal 1968, la fontana è stata designata simbolo ufficiale di New York City !
Da Piazza Cavour e facile notare un edificio bianco di architettura classica, il Tempio Voltiano, che fu costruito nel 1927 per commemorare il centenario della morte di Alessandro Volta.
Il grande inventore della pila elettrica ( l’ unità di misura dell ‘energia elettrica si chiama appunto Volt); qui vi sono raccolti tutti i suoi documenti e gli strumenti in una bella mostra.
Continuiamo la nostra passeggiata verso Piazza Duomo , dove subito lo sguardo cade sul Broletto, l ‘antico Palazzo Comunale del 1200, dalle tipiche fasce marmoree bianche, grigie e rosa, costruito con le pietre proveniente dalle cave lariane di queste zone.
Curioso come questa architettura a fasce di marmo, si ritrovi anche in alcuni palazzi della mia Pistoia, come il Battistero, la Chiesa di San Giovanni Fuorcivitas e la stessa Cattedrale di San Zeno….
Accanto a questo bel porticato , è stata fatta erigere nello stesso secolo la torre Campanaria del Comune.
Il Duomo è uno stupendo gioiello che racchiude in se diversi stili architettonici, retaggio dei quasi 4 secoli che sono serviti per la sua costruzione; perché c’è voluto tutto questo tempo?
Semplicemente perché l’ edificazione è stata totalmente sovvenzionata dai cittadini e dalle famiglie nobiliari dell’ epoca, (che hanno tutt’oggi le cappelle private all’ interno).
Scandito da 3 navate divise da pilastri, e le navate laterali hanno ognuna un altare diverso, il più importante dei quali è sicuramente quello di San Abbondio il Santo Patrono della città.
Fuori sulla facciata ci sono le statue di Plinio il Giovane e Plinio il Vecchio che pur essendo pagani, sono stati illustri cittadini comaschi della loro epoca!
Una curiosità la Porta settentrionale viene anche chiamata “Porta della Rana” per via di una decorazione, ormai quasi del tutto scomparsa, sulla lesena anteriore sinistra raffigurante per l’appunto una rana che saltando fuori dallo stagno si arrampica su per il fogliame.
Si dice che nel ‘800 iniziasse a circolare una leggenda secondo la quale, essa simboleggiasse la presenza di un tesoro sottoterra.
Allora un prete nel 1850 sicuro di aver trovato dei documenti che lo confermavano, dopo vari tentativi trovò finalmente un capomastro disposto come lui a scavare alla ricerca di questo fantomatico tesoro, che poi alla fine non c’era.
Da allora chiunque passi da quella porta usa strofinare la rana come portafortuna e buon auspicio per un ritorno a Como.
Ovviamente l’ ho fatto anche io, così mi sono già assicurata il ritorno!
Alle spalle del Duomo date un’occhiata all’ Ex Casa del Fascio, opera dell’architetto razionalista Giuseppe Terragni, costruita dal 1932 al 1936 è considerato un simbolo dell’ architettura moderna!
Proseguendo nel centro storico ci si imbatte nella piazza medievale San Fedele che anticamente era la piazza del Mercato del Grano.
Molto bella la Basilica di San Fedele, in perfetto stile romanico.
Sulla piazza si affacciano ancora due caratteristiche case del 1500, con la loro tipica struttura in legno; una adesso ospita una libreria, mentre l ‘altra è una dimora privata.
Si arriva al termine della città vecchia che è racchiusa ancora adesso da una cinta muraria e si arriva davanti alla Porta Torre, la porta d’ entrata alla città, e perfettamente al centro della cerchia muraria che fece erigere Federico Barbarossa per difendere la città di Como.
Se ci si affaccia si vedono le altre due torri di difesa rimaste ancora in piedi la Torre Gattoni, e San Vitale.
La fame inizia a farsi sentire, così ritorniamo sui nostri passi, riattraversiamo Piazza Cavour e camminiamo sul Lungo Lario Trieste, che da come si deduce dal nome, costeggia tutto il Lago di Como, con una bellissima passeggiata.
Qui si può vedere anche il piccolo porticciolo dove sono ancorate tante piccole imbarcazioni , alcune private dei cittadini, oppure altre con possibilità di noleggio.
Sono sempre più stupita della limpidezza delle acque del lago, anche qui appunto nel piccolo porto, e non stento a credere che sia balneabile dappertutto!!
Da qui si può ammirare anche The Life Electric la scultura disegnata da Daniel Libeskind, realizzata nel 2015 e collocata a Como, sulla diga foranea.
Dedicata alla scienziato Alessandro Volta, è stata perfettamente collocata al centro di una linea immaginaria fra il Tempio Voltiano e il Faro che si trova sulla collina di Brunate
DOVE MANGIARE A COMO
Ci fermiamo a mangiare in un tipico ristorante/pizzeria comasco il Don Lisander, rimasti affascinati dalle splendide foto del locale, che si trova esattamente sotto il livello del lago.
Infatti tutto il ristorante è costituito da grosse botti che delimitano i vari tavolini, creando una particolare scenografia.
Non avevo mai visto niente del genere finora! Poi il mangiare è stato sublime…
Ci hanno portato come antipasto delle bruschette di lardo e miele(si scioglievano in bocca!)poi come sapete Alessio non mangia pesce,e allora a lui è stato portato un piatto enorme con un bis di primi ,risotto ai funghi porcini e tagliatelle radicchio e speck, mentre a me spaghetti allo scoglio….
Ma ragazzi le portate erano talmente grosse che ho fatto fatica a finire tutto (con mio grande disappunto).
Alessio poi ha sentito anche il secondo, un filetto di manzo ai due pepi.
Non chiedetemi come fa a mangiare così tanto e non essere obeso….
E’ un mistero che ancora io dopo 16 anni cerco di risolvere!!
Abbiamo dovuto fare i complimenti a Alessio lo Chef che lavora qui da 4 anni, ma il locale è aperto dal 1973 e pensate non ha mai il giorno di chiusura, quindi non rischierete mai di venire qui e trovarlo chiuso!
A chi gli piace la pizza, ho visto che la fanno molto sottile e sembra ottima!!!
Il loro piatto forte? Tutti i tipi di risotto!
Il prezzo? Si va dai 10/15 euro antipasti o primi,e dalle 15/20 euro per i secondi.
Per tutte le info consultate il sito ufficiale www.donlisander.it
Dopo una mangiata così dovevamo in qualche modo cercare di digerire il tutto giusto?
Allora continuate a seguirci e vi porterò con noi a fare l’ escursione tipica comasca…….
Intanto vi suggerisco un piccolo tour del Lago di Como, compreso la visita guidata della città comasca, e la salita con la funicolare a Brunate con relativa visita di questa piccola cittadina , chiamata anche ” il balcone sulle Alpi”. Cliccate qui per saperne di più.
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Alla prossima
Elisa