Città della Pieve
Da buoni girandolini che non stanno mai fermi, non ci siamo limitati solo a riposarsi nel nostro week end umbro presso il resort Borgo Giorgione, ( anche se la struttura e l’ambiente erano l’ideale per la tranquillità e il relax come vi ho già raccontato qui)
Ma abbiamo deciso di visitare i dintorni delle bellissime città vicine, e visto che nei nostri precedenti viaggi in Umbria, non avevamo mai visitato Città della Pieve ne abbiamo approfittato in questa occasione!
Città della Pieve dove parcheggiare
Città della Pieve è molto piccola e si gira tranquillamente a piedi e tutto intorno il suo centro storico ci sono tanti parcheggi più o meno a pagamento.
Vi segnalo il parcheggio davanti al Liceo Scientifico, praticamente davanti alla porta d’entrata del centro, la Porta Sant’Agostino,il parcheggio davanti e dietro la Chiesa e l’Oratorio di San Bartolomeo, vicino a Piazza Matteotti, oppure il parcheggio in Via Gino Capannini un po’ più lontano dal centro che si raggiunge tramite le scale.
Città delle Pieve cosa vedere
Città della Pieve si può considerare una città di confine fra Umbria, Lazio e Toscana, adagiata su un colle a circa 500 metri s.l.m che domina la Valdichiana e il Lago Trasimeno
Il suo paesaggio di grande bellezza e suggestione, ha incantato tanti artisti , il più importante dei quali il nativo Pietro Vannucci detto il Perugino.
Lui vi ha lasciato numerose opere, a cominciare dalla celebre “Adorazione ai Re Magi” all’interno dell’Oratorio di Santa Maria dei Bianchi.
Si può iniziare la visita alla città partendo dalla Rocca, fatta costruire nel 1326 per controllare la sicurezza dell’intera cittadina dopo le ripetute ribellioni di Castel della Pieve.
Oggi l’intero edificio è destinato all’accoglienza turistica e si può visitare il suo giardino da cui si ha uno splendido panorama fino al Lago Trasimeno.
Continuando si trova la Cattedrale o Duomo, che era l’antica Pieve con funzioni battesimali , poi divenuta cattedrale dopo l’ampliamento del 1600.
Al suo interno ci sono opere di notevole pregio come le due tele del Perugino “ il battesimo di Cristo” e la “Madonna in Gloria e Santi”.
Durante le Giornate Fai si possono visitare anche le favolose Cripte del Duomo, di solito chiuse al pubblico.
Si può percorrere la via principale Via Pietro Vannucci che attraversa in due la città e a questo punto impossibile non andare a vedere appunto la famosa e più importante opera del Perugino, ovvero l’Adorazione dei Magi”.
Esso si trova affrescato nella parete di fondo nell’Oratorio della Chiesa di Santa Maria dei Bianchi, sede della Confraternita dei Bianchi, alla quale si accede con 3,00 euro a persona.
La storia è rappresentata da un grande corteo di cavalieri che si perde in lontananza, tra i più vasti paesaggi ideati dall’artista, con la veduta che si ha da Città della Pieve sul Lago Trasimeno.
Veramente una bellissima opera che secondo me merita di essere vista.
Si può salire sulla Torre del Vescovo, la fortificazione trecentesca lungo il perimetro murato della città, il cui camminamento medievale è aperto durante le Giornate Fai .
E infine perdersi per “ il percorso dei vicoli” ovvero il labirinto dei vicoli teso a valorizzare la maglia urbana secondaria della città caratterizzata da pittoreschi scorci architettonici, che culminano con la Via Baciadonne
È ritenuta una delle vie più strette d’Italia, sorta probabilmente per separare dei confinanti in lite tra loro.
La denominazione è ovviamente da mettere in riferimento all’arguta fantasia popolare. Percorso il vicolo, splendida veduta sulla Chiana Romana e il Monte Cetona.
Città della Pieve dove mangiare
Che in Umbria la gastronomia sia eccellente è innegabile, e trovare un ristorante o un locale dove si mangia male è quasi impossibile!
Ma noi vi suggeriamo lo stesso un ristorante forse fra i più famosi della città, che noi abbiamo avuto l’opportunità di provare sia per pranzo che per cena, mi riferisco alla Trattoria Bruno Coppetta che si trova proprio sulla via Pietro Vannucci.
Il ristorante è aperto da tanto tempo da quando nel 1965 Bruno e Santina rilevano la vecchia osteria del paese, tempi nei quali mangiare fuori era riservato a pochi.
Con il passare degli anni, e una diversa cultura verso la ristorazione, la trattoria diventa punto di riferimento nel panorama locale.
Nella lunga storia varie trasformazioni e ristrutturazioni hanno dato vita all’attuale location.
Qui potrete trovare le tipicità della cucina umbra, a prezzi più che convenienti…. Il cavallo di battaglia o comunque il piatto che più lo caratterizza?
Sicuramente i pici cacio e pepe che vi verranno serviti in una scenografica forma di formaggio entro la quale i pici verranno mantecati davanti a voi, per acquisire ancora di più la cremina del formaggio.
Attenzione una porzione per una singola persona è di 300 grammi!!!
Spero con questo ultimo articolo sulla nostra avventura umbra, di avervi dato tante dritte per visitare una delle regione italiane più vere e autentiche!
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Alla prossima
Elisa