Visita al monumento simbolo della Nubia, Abu Simbel, edificato dal Faraone Ramses II per l’ adorata moglie Nefertari
A malincuore, lasciamo la nostra bellissima motonave dove abbiamo passato dei momenti indimenticabili, e andiamo verso l’ aeroporto di Assuan, dove prenderemo il volo verso Abu Simbel, il monumento simbolo della Nubia, e uno dei motivi principali del mio viaggio in Egitto.
Il volo in aereo, dura meno di un ‘ ora, ma per me è parsa un ‘eternità, e appena ho posato i piedi sul suolo ,ho iniziato a correre verso i templi, il grande Tempio Di Abu Simbel, e il piu’ piccolo Tempio di Hathor, scolpiti in una parete di pietra, e appena arrivata, mi sono quasi commossa.
Ero lì, davanti ad Abu Simbel, il monumento che tante volte avevo visto sui libri ,dedicato alle divinità’ protettrici di Amon,Pthat,e Ra, in realtà, era stato costruito in onore di Ramses II.
La sua facciata di 33 metri con le colossali statue di Ramses II seduto sul trono, con la doppia corona dell’ Alto e del Basso Egitto, fu concepita per impressionare e spaventare gli eventuali nemici.
Uno dei colossi e’ spezzato, perse la testa a causa di un terremoto, poco dopo la costruzione del tempio, lo stesso Ramses, decise di non restaurarlo, considerando questo evento, un segno divino.
All’ interno nella sala ipostila, con i colossi del faraone, le pareti sono decorate con scene raffiguranti lui e la moglie Nefertari, intenti a fare offerte agli dei,e scene della battaglia di Qadesh fino al Santuario Sacro, dove lo stesso Ramses siede fra le statue degli dei a cui e’ dedicato il tempio.
Qui, grazie all’orientamento del tempio calcolato dagli architetti, due volte all’anno, il 21 febbraio, il giorno della nascita di Ramses II, ed il 21 ottobre, giorno della sua incoronazione il primo raggio del sole si focalizza sul volto della statua del faraone.
I raggi illuminano parzialmente anche Amon e Ra. Secondo gli antichi egizi i raggi del sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone. Il dio Ptah considerato dio delle tenebre non viene mai illuminato .
Dopo lo spostamento del tempio in seguito alla nascita del Lago Nasser, che ne minacciava l’ esistenza, non si è riuscito a replicare questo fenomeno che cominciò a verificarsi il 22 febbraio e il 22 ottobre.
A nord del tempio maggiore, a un centinaio di metri, si trova il tempio, scavato nella roccia, dedicato ad Hathor ed a Nefertari moglie di Ramses.
La facciata è ornata da sei statue alte 10 metri, tre ad ogni lato della porta di ingresso. Le statue raffigurano quattro volte Ramses e due Nefertari.
Ai lati delle statue del faraone ci sono i figli in dimensioni minori, mentre ai lati di Nefertari sono raffigurate le figlie .
È l’unico tempio egizio dove una regina ha la stessa importanza del faraone, segno tangibile dell’ amore di Ramses, per la moglie.
L’entrata del tempio conduce ad una sala contenente sei pilastri alti 3,20 metri sulla cui sommità vi sono le teste di Hathor.
Sui pilastri ci sono iscrizioni che raccontano la vita del faraone e della regina e alle pareti vi sono scene di loro, che offrono sacrifici agli dei.
L’ultima sala è quella con la statua della dea Hathor.
La leggenda vuole, che al momento dell’ inaugurazione dei Templi, la regina Nefertari si ammalò gravemente, e cedette il suo posto alla figlia maggiore MeritAmon,per le celebrazioni religiose .
Nefertari morì fra le braccia del suo amato, davanti al Tempio simbolo del loro amore.
Riprendiamo il volo aereo, ma stavolta con direzione il Cairo, e scendiamo all’ Hotel Le Meridien Pyramids, ubicato molto vicino alle piramidi .
Hotel bellissimo, e di lusso, grazie a Samuele abbiamo tante piccole dependance vicine, così dopo cena, stanchi per la giornata, passiamo insieme una bellissima serata fuori nei nostri piccoli patii, con vista piscina.
Curiosi di saperne di più su questa figura di Ramses II, considerato il Faraone dei Faraoni? Allora continuate a seguirci!!!
Al prossimo post
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Elisa