Visita al Museo egizio di Firenze
Il Museo egizio di Firenze, si trova all’ i interno del Museo archeologico nazionale , nel palazzo della Crocetta fatto costruire a suo tempo per la principessa Maria Maddalena de’ Medici, in piazza Santissima Annunziata .
Il museo ( purtroppo alla maggioranza dei turisti, sconosciuto, in quanto prediligono gli stra famosi Uffizi), raccoglie il meglio degli scavi di tutta la Toscana, con importantissimi reperti romani e etruschi ( fra cui la famosissima Chimera!), e altre raccolte relative ad altre civiltà, come una importante sezione greca e una egizia.
La collezione egizia, è talmente importante e vasta, tanto da rendere questo museo, per la sezione egizia, il secondo d’ ordine d’ importanza, al solo Museo Egizio di Torino,
La raccolta egiziana si trova al primo piano, in sale decorate con motivi egiziani e colonne a forma di fiori di loto.
La collezione è nata grazie alle scoperte e alle collezioni di Schiapparelli ,noto archeologo, che nel 1903 inaugurò l’attività della missione archeologica italiana in Egitto, portando a termine e con successo, una quindicina di fruttuose campagne di scavi.
La più importante di sicuro fu la scoperta nel 1904 della splendida tomba di Nefertari, grande sposa reale di Ramesse II e una delle regine più influenti dell’Antico Egitto.
Essa è considerata tra le tombe più belle della Valle delle Regine, e grazie alla quale , il signor Schiapparelli ottenne la fama e la gloria.
Nel 1906 scoprì nella necropoli di Tebe (Egitto),anche la famosa tomba dell’architetto reale Kha, ancora perfettamente intatta e con un ricco corredo funerario, splendidamente conservata al Museo Egizio di Torino.
Altri importanti reperti egiziani arrivarono a Firenze, grazie alle campagne di scavi di Ippolito Rosellini e Francois Champollion, lo scopritore del significato dei geroglifici,( grazie alla sua traduzione della Stele di Rosetta).
Tutti questi pezzi e oggetti dell’ Antico Egitto, coprono molte delle attività quotidiane dell ‘ epoca, e sono servite, per studiare appunto le gesta e le abitudine degli antichi egizi.
Nell’ intera collezione, ci sono dei pezzi di notevole pregio e valore, fra cui ad esempio, i modelli di due servitori, la macinatrice di grano e la donna che fa la birra risalenti dell’antico Egitto.
Oppure un pregevole ritratto femminile proveniente dalla necropoli di Al Fayum, che è spesso raffigurato nei maggiori libri di storia egiziana.
Straordinario è il carro da caccia o da guerra, che è rimasto quasi intatto, risalente circa al XV secolo a.c., e il rilievo raffigurante la dea Maat, dalla tomba del faraone Sethy I ( padre del grande Ramses II) nella valle dei re, a Tebe.
L’ultima sala è dedicata all’epoca finale della civiltà egizia e mantiene l’originale allestimento dell’ottocento.
Nella sala delle mummie , è interessante il corredo dalla tomba di una nutrice della figlia del faraone Taharqa (XXV dinastia) con due sarcofagi.
È esposto qui anche l’involucro del corpo della donna chiamata Takherheb, in tela stuccata coperta di foglia d’oro.
Tra i reperti anche una ricca collezione di stoffe (tuniche, cuffie, calzini, frammenti di decorazione ecc) e numerosi oggetti legati alla vita quotidiana o alle usanze funebri, dell ‘arte copta.
Che dire, con solo 4 euro a testa, si è trasportati magicamente, in Egitto, e si ha la possibilità di apprezzare e conoscere, la seconda collezione egizia in Italia.
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Noi dobbiamo ringraziare la nostra guida Valentina Calamandrei, bravissima e preparata!!!
Noi abbiamo avuto la visita guidata al Museo Archeologico di Firenze a solo 1 euro a testa!
#curiositàdaFirenze in Piazza Santissima Annunziata sulla base del monumento equestre di Ferdinando I sono raffigurate le cosiddette “api che non si contano”.
Riuscirete a sfidare la leggenda e provare a dire quante sono?
Che dire, spero con questa piccola guida di Firenze, di avervi aiutato un po’ di più a conoscere, una delle città più belle e famose al mondo…
Alla prossima
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Elisa
Alla prossima occasione conteró senz’altro le api alla base del monumento di Ferdinando I
Molto utile la sezione degli articoli correlati. Brava!