Alla scoperta del centro storico di Bolzano, e escursione con il Trenino del Renon
Le Festività Natalizie, sono da sempre, l’ occasione per passare del tempo insieme alla famiglia, e per sentire, quei parenti lontani, che appunto a causa della lontananza, non si vedono spesso!
E proprio quest’ anno, dopo i consueti auguri, di Natale, ci siamo decisi ad accettare quell’ invito di soggiorno, dei cugini di Alessio di Bolzano, che da sempre ci invitavano ad andare a trovarli, ma poi, per un motivo o un altro, non avevamo mai potuto accettare!
Così dopo avere deciso insieme la data del week end, consultando le previsioni meteo, ci decidiamo per quello di fine febbraio .Partiamo un venerdì mattina presto, e dopo circa 4 ore di macchina arriviamo in pieno centro di Bolzano, ovvero Piazza Walther, dove parcheggiamo nel parcheggio sotterraneo ( 2,50 euro l’ ora).
L’ impatto con Bolzano è fantastico; la sua particolare posizione geografica ,le dona un fascino da città mitteleuropea, dovuto alla mescolanza delle tradizioni italiane, insieme alle tradizioni tedesche.
Bolzano sorprende proprio, per questo suo essere speciale, diversa dalle nostre abitudini italiane ; infatti senza passare la frontiera ci troviamo in Alto Adige, in territorio più tedesco che italiano.
La città , fa parte dell’ Italia , solo dalla fine della Prima Guerra Mondiale, e passeggiando per il suo centro storico, e ascoltando i suoi cittadini parlare fra loro il tedesco, la sensazione è proprio quella di trovarsi in una tipica città tirolese !
La provincia di Bolzano viene indicata come Sud Tirolo e cioè Alto Adige, distinta da quella austriaca di Innsbruck, nota come Nord Tirolo.
Qui l’ essere bilingue, (italiano e tedesco), e quasi normale, e non vi stupite, se appena entrate in un qualsiasi locale/negozio, siete salutati in tedesco! A me poi con i miei colori cromatici molto chiari,( bionda, occhi e pelle chiara!), venivo addirittura scambiata per una tedesca!!!
Iniziamo il nostro tour della città, dalla Piazza Walther,la piazza più famosa di Bolzano, e fulcro sociale del buon salotto dei bolzanini, con i suoi caffè, e i bei negozi che la delimitano .
Il nome della piazza è dedicato al poeta tedesco Walther von der Vogelweide, di cui c’è una statua commemorativa al centro. Qui si svolge il famoso Mercatino di Natale dell ‘Avvento!
Di fronte la piazza, si trova il Duomo, simbolo di Bolzano, di notevole esempio gotico nell’ architettura. Degno di nota , il particolare tetto di maioliche colorate, che ricorda il tetto del Duomo di Santo Stefano di Vienna!!
Passeggiando, decidiamo di andare a “trovare”, Otzi, ovvero l’ Uomo venuto dal Ghiaccio; la mummia è stata ritrovata praticamente intatta, insieme a tutto il suo abbigliamento e equipaggiamento presso il giogo di Tisa in val di Senese, nel 1991, casualmente, da una coppia impegnata in un escursione.
Pensate, che all’ inizio, i due, credevano fosse una carcassa di un animale, e poi avvicinatosi, riconoscendone un corpo umano, avvertirono le autorità, credendo di aver ritrovato il cadavere, di un alpinista, scomparso mesi prima.
L’ emozione poi è stata tanta, quando si è scoperto, che questa mummia, apparteneva, a un uomo adulto, di circa 40 anni, vissuto 5300 anni fa; e grazie al suo ritrovamento, è stato possibile analizzare la vita dell’ Uomo Neolitico.
Nel Museo Archeologico dell ‘Alto Adige, dove ora Otzi riposa, è possibile, studiare tutta la sua vita, e vederlo , nella particolare stanza a temperatura controllata, creata apposta per la sua conservazione, attraverso una piccola finestra. Una visita veramente interessante, che mi sento di consigliare!!!
Continuiamo la nostra passeggiata, invogliati dal clima mite, quasi primaverile ed eccezionale per il periodo; ammiriamo Piazza delle Erbe sede di un pittoresco mercato di primizie di frutta e verdura, e prodotti tipici della zona .Il raccordo con la Via dei Portici, era una volta sede della Gogna, e ora si trova la fontana del Nettuno, per i bolzanini ”l’Oste con la forchetta”.
I Portici costituiscono il nucleo più antico della città, infatti grazie alla loro particolare struttura ben protetta, erano e sono rimasti, il fulcro dell ‘attività commerciale.
Tutti gli edifici risalgono al tardo gotico, e alternano negozi di articoli tipici, a negozi di brand multinazionali. Una passeggiata qui, è un must di Bolzano.
Una capatina nella Via Bottai, la via tipica del centro con le sue belle insegne in ferro battuto, ci riporta alla memoria, in un’altra famosa strada , con le altrettanto tipiche insegne di ferro, la GetreideStrasse di Salisburgo ( dove c’è anche la Casa Natale di Mozart).
Tagliamo per il Vicolo della Pesa, da cui si possono vedere ancora i cardini del Portone d’ entrata nella città medioevale di Bolzano, e sbuchiamo nella Piazza del Grano , caratterizzata dal bell’ edificio della Casa della Pesa, sede dell’ antica pesa pubblica.
Percorrendo via Argentieri, la via parallela ai Portici, che costituiva l’ antico fossato meridionale, ritorniamo in Piazza Walther, e riprendiamo la macchina ,per andare dai parenti di Alessio, distanti 5 minuti dal centro.
Il resto della giornata, lo passiamo in allegria, con Stefano il cugino di Alessio, nostro ospite nei prossimi giorni, che ci accompagna a prendere il famoso Trenino del Renon, da cui si può vedere un bellissimo panorama delle Dolomiti.
Andiamo a piedi a prendere la Funivia del Renon, facendo il biglietto combinato Funivia più trenino a 15 euro a testa, e aspettiamo il nostro turno.
Una curiosità, quando salite la scalinata di accesso, fate caso, agli 8 scalini finali, dove stanno scritte le 8 beatitudini bolzanine, citate in un poemetto ottocentesco ;per essere felici era necessario possedere una casa sotto i Portici, il vino della propria tenuta in cantina, una casa estiva sul Renon, un banco in chiesa, un palco al teatro, una tomba di famiglia, biancheria sufficiente per almeno sei mesi e il matrimonio con una bolzanina!!
Durante la salita, già si possono ammirare, le meravigliose Dolomiti in lontananza, il Sassolungo,e davanti a noi lo Sciliar, con la Punta Santner, dalla curiosa forma di un orso supino!
ll fenomeno geologico più singolare dell’altopiano, sovente preso come simbolo di esso, è quello degli alti pinnacoli di terra sovrastati da un masso che vengono chiamati piramidi. Le piramidi di terra di Soprabolzano, si vedono molto bene dalla funivia. Esse si producono dall’erosione dovuta alla pioggia e alla sciolta della neve.
Arriviamo al grazioso paese di SopraBolzano, che grazie alle nevicate delle giornate precedenti, aveva un aspetto del paesino da favola!
Dopo aver passeggiato per il piccolissimo centro, prendiamo il trenino, e raggiungiamo la località di Collalbo, attraversando, panorami mozzafiato, tanto che mi pareva di essere in una cartolina di natale, con Babbo Natale e le sue renne sullo sfondo!!
A Collalbo, stessa passeggiata e cioccolata calda in una piccola pasticceria con il panorama dello Sciliar davanti a noi!
Rientriamo in città in tempo per assistere alle ultime luci del tramonto, e ammiriamo la splendida città di Bolzano sotto di noi, illuminata dalle luci serali!!
Per tornare a casa, passeggiamo di nuovo per il centro, godendoci della città in notturna e ammirando lo splendido Museion , il Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano,con una struttura architettonica collegata alle sponde del fiume attraversato due ponti curvi, illuminati da una luce al neon blu, e che collegano il centro storico , con la città nuova.Molto scenografico!
La serata la passiamo in allegria con tutta la famiglia riunita!
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Alla prossima
Elisa