Viaggiare in gravidanza, la nostra esperienza
Da quando abbiamo svelato di aspettare un bimbo, ci stanno arrivando parecchie richieste di molte donne e ragazze nella mia stessa condizione delicata, a cui è sempre piaciuto viaggiare , ma che adesso non sanno se sia possibile farlo in gravidanza e soprattutto in che modo.
Innanzitutto la gravidanza è un momento speciale e unico nella vita di ogni singola donna e soprattutto è molto personale.
Infatti il periodo di gestazione e come lo si vive, cambia da persona a persona, ( anche una stessa donna con più gravidanze, vi dirà che sono diverse l’una dalle altre).
Ma la domanda più classica per chi ama viaggiare come noi, è se durante questo periodo, sia possibile compiere lunghi spostamenti, o se questo possa in qualche modo nuocere alla propria salute o a quella del bambino.
È dunque possibile viaggiare in gravidanza? Quali precauzioni è necessario prendere?
Molto dipende dal periodo gestazionale e dalla presenza di fattori di rischio.
In generale, possiamo dire che la maggior parte delle donne può viaggiare in tutta tranquillità durante la gravidanza, ovviamente sempre dietro consiglio del proprio medico e prendendo ovviamente alcune precauzioni.
Viaggiare in gravidanza, Elisa col pancione in Versilia
Quando si può viaggiare in gravidanza?
E’ possibile farlo per quasi tutto il periodo gestazionale, ma bisogna tenere conto del fatto che, durante il primo trimestre, i malesseri tipici di questo periodo (come la nausea o la spossatezza) in viaggio potrebbero intensificarsi.
Io per esempio nei primi 3 mesi ho preferito stare a casa e riposarmi il più possibile, la stanchezza dovuta ai primi cambiamenti ormonali del mio corpo, mi debilitava molto, e mi addormentavo ovunque e in ogni posto, quindi non sarei stata a mio agio a giro.
Ricordiamo anche che purtroppo il primo trimestre è anche quello più pericoloso perché soggetto ad aborti spontanei.
Nel terzo trimestre, invece, potrebbe essere la pancia ingombrante , le gambe gonfie e il respiro mozzo a dare fastidio nell’affrontare un viaggio.
Diciamo che Il secondo trimestre,( tendenzialmente quando ci si sente meglio), potrebbe essere il momento migliore per mettersi in viaggio e anche noi proprio in questi periodo ci siamo regalati i nostri romantici week end in Italia , in Umbria al Borgo Giorgione, e in Piemonte alle Isole Borromee.
Viaggiare in gravidanza, Elisa col pancione alle Isole Borromee
Quale mezzo scegliere per viaggiare in gravidanza? Automobile, bus, treno, aereo o nave?
In linea di massima possono andare bene tutti (salvo diversa indicazione del proprio medico), ma nei lunghi viaggi è sempre consigliabile scegliere il mezzo più veloce.
Viaggiare in gravidanza in auto
L’automobile è il mezzo che tutti usiamo più spessi nella nostra vita quotidiana e in generale è consigliata per viaggi non troppo lunghi, potremmo dire non oltre le 5-6 ore.
Un viaggio più lungo risulterebbe decisamente troppo pesante, anche in condizioni normali.
Non ci sono particolari fattori di rischio nel viaggiare in auto, sia come conducente che come passeggero.
Sicuramente ci si deve allacciare sempre la cintura di sicurezza, anche negli ultimi mesi.
La cintura orizzontale va posizionata al di sotto dell’addome, così che non costringa; la cintura trasversale, invece, va posizionata tra i due seni ed intorno alla spalla, regolando il sedile in modo che non strofini sul collo.
Cercare sempre di pianificare delle soste durante i viaggi in auto, in modo da potersi muovere per favorire la circolazione, si consiglia max ogni 2 ore e mezzo / 3 ore di fermarsi e passeggiare un po’ per distendere sia le gambe che la schiena.
Portatevi qualche snack o frutta per prevenire la nausea.
Viaggiare in Gravidanza, i due futuri genitori al mare
Viaggiare in gravidanza in treno
Il treno, invece, è probabilmente uno dei mezzi più confortevoli per una gestante, in particolare per viaggi a medio raggio.
A differenza dell’auto, dove si è costretti a rimanere fermi in uno spazio molto ristretto, in treno, oltre al vantaggio di avere più spazio, presenta anche la possibilità di potersi muovere liberamente all’interno dei vagoni.
Infatti ci si può alzare per passeggiare, quasi ad ogni ora per evitare gonfiore degli arti inferiori e a far riprendere la circolazione.
Viaggiare in gravidanza in nave
La nave offre gli stessi vantaggi del treno, e può essere un tipo di viaggio comodo e rilassante per la gestante.
L’unico rischio effettivo è quello di possibili nausee dovuti al mare mosso.
Sulle linee navali pubbliche è sempre presente un medico di bordo. Per quanto riguarda le navi da crociera, bisogna fare attenzione ai loro regolamenti e alle limitazioni imposte dalle compagnie di navigazione:
Per Costa Crociere, Royal Caribbean e MSC Crociere, infatti, la crociera non è consentita oltre la 24° settimana di gravidanza (alla data di sbarco).
È necessario produrre alla prenotazione un certificato medico che attesti la buona salute della donna, con data presunta del parto.
L’accesso a bordo potrebbe essere anche impedito dal capitano, nel caso in cui si verificassero condizioni che potrebbero essere pericolose per la salute della donna e del bambino in grembo.
Anche qui ricordarsi sempre di alzarsi per fare una passeggiata almeno ogni ora per favorire la circolazione
Informarsi sempre della presenza a bordo di medici, tenendo comunque conto del fatto che nella maggioranza dei casi si tratta di medici generici e che non avrete a disposizione strutture mediche adeguate.
Rimane valido il consiglio di consultare sempre il proprio medico prima della partenza, per controllare il proprio stato di salute e verificare la fattibilità del viaggio!
Viaggiare in Gravidanza, Elisa alle Isole Borromee
Viaggiare in gravidanza aereo
I viaggi in aereo, soprattutto durante il secondo semestre, non sono difficoltosi per le donne incinta, che possono viaggiare in tutta tranquillità.
Per la maggior parte delle compagnie aeree il volo è consentito liberamente fino alla 36esima settimana di gestazione (in alcuni casi fino alla 28esima settimana, informatevi sempre presso la compagnia aerea).
Dalla 36esima settimana in poi è necessario portare un certificato di idoneità al volo (in ogni caso, è sempre meglio portare comunque un certificato con la data presunta di parto).
Per le gravidanze a rischio o gemellari va sempre presentato il certificato di idoneità al volo.
Durante il volo, soprattutto nei casi in cui il viaggio duri più di 4 ore, il rischio maggiore è quello della sindrome DVT (trombosi venosa profonda), dovuta alle molte ore trascorse seduti, e che in gravidanza può colpire più facilmente.
Quindi è altamente consigliabile muoversi per almeno 15 minuti ogni ora, camminando e stendendo le gambe, per favorire la circolazione.
Preferite se potete il sedile lato corridoio, in modo da non disturbare la quiete dei vostri vicini di posto!
Indossare calze a compressione graduata (che aiutano la circolazione degli arti inferiori) e scarpe comode (possibilmente togliendole durante il volo).
Bere frequentemente, soprattutto acqua, per evitare il ristagno dei liquidi.
Evitare bevande gassate e alcoliche.
Il viaggio aereo potrebbe essere non consigliabile quando il parto è previsto nei 7 giorni successivi al viaggio.
Spero con questo articolo di aver tranquillizzato tante future mammine viaggiatrici, ricordatevi che viaggiare in gravidanza si può, ma fate sempre un controllo di sicurezza prima della partenza dal vostro medico o ginecologo di fiducia!
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Alla prossima
Elisa
