Il rapporto fra Ravenna e Dante Alighieri è stato molto forte
Nonostante il Sommo Poeta fosse fiorentino questo reciproco rispetto che entrambi provavano, si evince dal modo in cui Dante Alighieri viene rappresentato e onorato dalla città!
Anche adesso ogni anno c’è l’ appuntamento del Settembre Dantesco, ciclo di manifestazioni e conferenze in suo onore.
Noi da toscani DOC , non potevamo esimerci dall’ andare a visitare la Tomba e il Museo Dantesco, simboli del poeta nella città di Ravenna!
Non ci sono al momento notizie sicure né sulla data di arrivo di Dante Alighieri a Ravenna, né i motivi che lo convinsero a prendervi dimora stabile.
Però si può immaginare come in questa piccola cittadina il poeta avesse trovato finalmente un’ oasi di pace dalle delusioni e dalle amarezze del continuo peregrinaggio in giro per l’Italia.
Inoltre Dante era molto stanco perché aveva appena finito di scrivere i primi due capitoli della Divina Commedia, e aveva bisogno di un posto stabile per dedicarsi al compimento del Paradiso.
Ravenna d’altronde tributò a Dante sia in vita che dopo la morte, grandi onori .
Dopo il soggiorno a Verona presso la corte del Cangrande della Scala, Dante accettò l’invito di Guido Novella da Polenta, governatore di Ravenna, grande mecenate delle arti e della letteratura, che accolse Dante con tutti gli onori e lo introdusse nell’ ambiente culturale cittadino.
Qui a Ravenna egli abitò e morì a causa di una febbre malarica contratta durante un viaggio diplomatico a Venezia
.Le sue spoglie furono immediatamente oggetto di contesa fra la città di Ravenna, l’ ultima dimora del poeta e Firenze la città natale, che ne pretendeva il trasferimento in patria.
Una petizione sottoscritta dallo stesso Michelangelo, al pontefice Leone X de Medici,ne approvò la custodia ai fiorentini.
Ma nottetempo i Frati Francescani che avevano la cura della Tomba, trafugarono le ossa di Dante e le nascosero all’interno del loro monastero.
Dopo molti secoli le ossa furono rinvenute sotto un muro della Chiesa di San Francesco e da allora riposte nella Tomba eretta presso la basilica di San Francesco nel centro di Ravenna.
LA TOMBA DI DANTE
L’entrata alla Tomba è gratuita e possibile negli orari dell’ apertura :
Nei mesi di gennaio e febbraio: tutti i giorni 10 -16
Dal 1 al 31 marzo: dal lunedì al venerdì 10 – 16; sabato, domenica, festivi 10 – 18
Dal 1° aprile al 1° novembre: da lunedì a venerdì 10 – 18; sabato, domenica, festivi e ponti 10 – 19
La tomba è Monumento nazionale ed attorno ad essa è stata istituita una zona di rispetto e di silenzio chiamata “Zona dantesca”
La tomba, è molto carina, a forma di tempietto neoclassico coronato da una piccola cupola con la facciata esterna è molto semplice, con un portone sovrastato dalla scritta in Dantis poetae sepulcrum
L’ interno della tomba è tutta rivestita di marmi e stucchi, con il sarcofago sormontato da un bassorilievo raffigurante il poeta.
Sul soffitto arde una lampada votiva con la fiamma perenne alimentata dall’ olio di oliva dei colli toscani.
Ultimo dono della regione natia del poeta, e della sua città Firenze che ogni anno il 14 settembre (data della morte di Dante) lo dona.
A fianco del mausoleo dantesco c’è il giardino con il Quadrarco di Braccioforte, antico oratorio, che nel medioevo faceva parte del Convento di San Francesco,e dove furono fatti i funerali di Dante.
Il nome deriva da una leggenda secondo la quale due fedeli prestarono un giuramento invocando il “braccio forte” di Cristo, la cui immagine era posta in quel luogo..
Al centro del giardino, un dosso verdeggiante ricorda il luogo in furono conservate le spoglie dantesche durante la Seconda Guerra Mondiale.
MUSEO DANTESCO
Ingresso: a pagamento Tariffa intera: 3€
Orario: martedì – domenica 10.00-18.00
Il Museo Dantesco si trova all’interno del Centro Dantesco dei Frati Minori, nella suggestiva cornice degli Antichi Chiostri Francescani a pochi passi dalla Tomba di Dante Alighieri.
E’ stato creato nel 1921 in occasione del sesto centenario della morte del poeta, con lo scopo di racchiudere e conservare tutti i cimeli, documenti e oggetti appartenuti a Dante stesso, spesso offerti da enti italiani e stranieri
Durante la visita si studia il mito e la vita di Dante , con l’ integrazioni di video, cimeli e spiegazioni che portano il turista anche dentro la Divina Commedia, cercando di spiegarne il pensiero di Dante mentre la scriveva.
Sinceramente è stato un percorso molto interessante e ho imparato molte cose su quest’ opera che non conoscevo…
Sicuramente è una visita che mi sento di consigliare anche a famiglie con bimbi piccoli!
Quindi cosa aspettate, fiorentini e non, se siete affascinati da questa figura!
Fra i più bravi artisti italiani, criticato e bistrattato dalla società dell ‘epoca.
Girovago (ha girato mezza Italia ospite delle varie corti), padre della lingua italiana, vi invito ad andare a rendergli omaggio alla sua tomba e nel suo museo!
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Alla prossima
Elisa