Centro Pecci Prato: la fine del mondo, tutte le info per visitarla

Io e Alessio non siamo molto amanti dell’Arte Moderna , ma dal 16 ottobre 2016 ha finalmente riaperto a Prato, dopo mesi di ristrutturazioni il  nuovo Centro per l’Arte Contemporanea “Luigi Pecci”; (chiamato anche comunemente dai cittadini  pratesi Museo Pecci,).

E la curiosità di visitare uno dei musei per l’ arte moderna fra i più famosi della  Toscana ha preso il sopravvento, e così ho convinto Alessio a trascorrere una domenica  pomeriggio immerso nella cultura e nell’ arte!

Il Centro Pecci è stato aperto nel 1988 , diventando fin da subito un punto di riferimento nazionale per la sperimentazione dei tantissimi linguaggi artistici contemporanei e il loro studio nella società moderna.

Dalla sua apertura ha raccolto le tendenze artistiche dagli anni Sessanta del Novecento fino a oggi, in tutte le forme dell ‘arte, dalla pittura, scultura, cinema e video, fotografia, opere su carta ecc…

Centro Pecci Prato, l' ufficio cristallizzato

Centro Pecci Prato, l’ ufficio cristallizzato

Con la ristrutturazione il Centro Pecci ha raddoppiato i suoi spazi espositivi, che vanno ad accompagnarsi al teatro all’aperto, cinema/auditorium, bar/bistrot, ristorante, gallerie e bookshop.

In occasione della riapertura è stata presentata la mostra “La fine del mondo”, che solo nel giorno dell’ inaugurazione ha richiamato bene 12.000 visitatori.

Con opere di ben 50 artisti e artiste internazionali su oltre 3000 metri quadri di esposizione sospesi fra un passato ormai lontanissimo e un futuro ancora distante…..

Il titolo della mostra infatti nasce dalla considerazione che tutto quello che abbiamo conosciuto finora sia ormai obsoleto.

E cerca di portare i visitatori a una nuova presa di coscienza sulla condizione di incertezza in cui versa il nostro mondo ( basti pensare ai disastri meteorologici che si sono abbattuti negli anni scorsi sul nostro pianeta)…..

Centro Pecci Prato, al'interno dell' opera Transarquitetonica

Centro Pecci Prato, al’interno dell’ opera Transarquitetonica

Il percorso espositivo  che si fa, porta a credere di essere proiettati in un futuro lontano anni luce, e si rivede il mondo di oggi come se fosse un reperto fossile, in pratica come se si fosse spettatori di una versione di noi stessi più antica.

A me  fra le tante opere presenti è rimasto impresso l’ ufficio fossilizzato, ovvero un tipico ufficio di una ditta di tessitoria pratese,  rimasto intatto alla fine degli anni 80’ del secolo scorso.

Con tutti  gli arredamenti tipici dell ‘epoca dall ‘arredamento con gli schedari e le sedie, ai computer e le stampanti in uso in quegli anni.

Pure un calendario documenta l’anno in corso…

Tutto l’ ufficio è stato cristallizzato, come se abbia subito  un evento catastrofico  che lo ha reso intatto per l ‘eternità!!

Centro Pecci Prato, al'interno dell' opera Transarquitetonica

Centro Pecci Prato, al’interno dell’ opera Transarquitetonica

Un ‘altra opera bellissima è  Transarquitetonica, (anche se sui cartelli esplicativi del Museo c’era scritto Transcorredor)

Ovvero l’Albero, ovvero un passaggio obbligato da fare a piedi all’ interno di una struttura, che simboleggia una costruzione dall’ era moderna e attuale fino all ‘era antica e primordiale.

Centro Pecci Prato, al'interno dell' opera Transarquitetonica

Centro Pecci Prato, al’interno dell’ opera Transarquitetonica

Ovvero si entra in una specie di galleria che all’inizio è costruita da muri moderni, intonacati ad arte, per poi mano a mano che ci  si inoltra nell’ opera, i materiali utilizzati si fanno sempre più antichi, dal mattone grezzo, alla pietra fino al legno  per arrivare all’ albero stesso!!

Il percorso continua fra altre opere più o meno belle, ma si arriva a quella che è il clou dell’ intera mostra, o almeno a quella che è diventata più famosa e virale sul web.

La Head On dell ‘artista Cai Guo-qiang, l ‘opera di 99 lupi in grandezza naturale che correndo in branco vanno a sbattere contro una parete di vetro, per poi tornare indietro  e riprendere la loro corsa.

Centro Pecci di Prato, Head On dell ‘artista Cai Guo-qiang

Centro Pecci di Prato, Head On dell ‘artista Cai Guo-qiang

E ‘ stato scelto questo animale perché simbolo di coraggio e forza data dall’unione di uan forza collettiva.

Questa opera vuole dimostrare come l’ energia scaturita da questa forza , possa essere mal indirizzata e portare a effetti pericolosi per la collettività stessa!

 Head On dell ‘artista Cai Guo-qiang

Head On dell ‘artista Cai Guo-qiang

Sicuramente è l’ opera più scenografica dell’ intera mostra e sicuramente quella che ci è piaciuta di più!!

In conclusione  credo  che  una visita al Centro Pecci di Prato, sia un’ ottima occasione per riflettere su quello che è la situazione attuale del pianeta, e cercare di ampliare un po’ di più la nostra mente!

E’ una visita che è adatta a tutti e che suggerisco anche alle famiglie con bimbi piccoli!

La Mostra “La fine del Mondo” è fino al 19 marzo 2017

Il biglietto di ingresso costa 10 euro a persona e il Centro è aperto tutti giorni (escluso il lunedì) dalle ore 11:00 alle 23:00.

Alla prossima

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Elisa

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25 Gennaio 2017 17:55

Una nota: credo che l’installazione di Henrique Oliveira si chiami Transarquitetonica.
—Alex

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