La Toscana orientale ,( fatta eccezione per le attrattive più rinomate)è probabilmente la zona della regione meno conosciuta e per questo anche meno visitata, eppure è bellissima,ammantata da boschi di faggi, querce e castagni delle grande foreste del Casentino….
Boschi che d’ autunno esplodono di mille colori e che regalano frutti preziosi come funghi e tartufi…
E’ anche la terra dove il Medioevo è arrivato a noi quasi intatto grazie alle strade, le piazze, i palazzi e i piccoli borghi medioevali perfettamente conservati nelle loro architetture.
Uno di questi borghi è quello di Poppi, alto su un colle, il cui nome deriva probabilmente dalla corruzione del toponimo Pagus Pupius riferito a un precedente insediamento romano;
questo piccolo borgo è uno dei borghi più belli d’Italia, posto al centro del Casentino prima valle dell’Arno tra le province di Arezzo e Firenze.
Esso è veramente piccolo, e si snoda sulla strada principale ai cui lati ci sono dei bellissimi portici che la delimitano, e che culminano nella salita che porta al Castello di Poppi in piazza della Repubblica.
Questo castello fu fatto costruire dai Conti Guidi i signori che dal XII al XV secolo dominarono il Casentino e tutta la vallata, quando decisero di ristrutturare una fortificazione già presente trasformandola in un palazzo.
Il Castello di Poppi è veramente un vero gioiellino dal punto di vista architettonico;
a prima occhiata il Castello vi ricorderà il Palazzo Vecchio di Firenze, e non vi preoccupate, tale somiglianza non è un errore, perché il Vasari attribuiva il progetto del Castello di Poppi, a tale Jacopo o Lapo, padre di quell’ Arnolfo di Cambio che al Castello di Poppi si ispirò per la nuova architettura di Palazzo Vecchio.
Il Fronte principale del Castello è diviso dalla torre (dotata di campane)in due parti, di cui quella a destra, aperta da una sola fila di bifore, è la più antica.
La tipica merlatura guelfa della struttura , ricorda la fedeltà dei conti Guidi al Vescovo d ‘Arezzo; essa corre su tutti i lati del maniero e ne incorona la corona, conferendone anche una specie di unità e fusione ai corpi di fabbrica delle diverse epoche costruttive.
Un tempo il castello era circondato dal classico fosso pieno d ‘acqua e si entra sotto un enorme portone sopra quello che doveva essere il vecchio ponte levatoio; a guardia su una colonna c’è una statua di un leone, che era il simbolo della Casata dei Guidi; infatti il Leone si ritroverà in molti stemmi e dipinti anche all’ interno del castello.
Appena entrati si rimane estasiati dalla perfetta architettura e simmetria del Cortile Interno, fulcro del fortilizio, con le pareti ornate di stemmi (alcuni in terracotta invetriata) di commissari e vicari fiorentini.
Appena si alza lo sguardo, si vedono i bellissimi e scenografici ballatoi in legno con resti di mensoloni e del soffitto originali sul lato sinistro; presso la tavola in pietra sul fondo, si amministrava la giustizia del Borgo.
Ci sono due piani da visitare che si raggiungono attraverso una scala interna; nel primo piano si trova il Salone, coperto da un soffitto a capriate dipinte; essi accolgono interessanti quadri, fra i quali “la Madonna con il Bambino” di Sandro Botticelli.
Se come me amate leggere e amate i libri, sarete contenti di visitare la Biblioteca Rilliana, che occupa alcuni spazi del primo piano. Essa contiene 20.000 volumi, si cui 500 manoscritti autentici e quasi 800 incunaboli.
Al termine della scala che porta al secondo piano, troverete una statua del XVI secolo raffigurante Guido di Simone da Battifolle, un ‘esponente della famiglia Guidi.
Degna di nota qui è la Cappella, posta al secondo piano sopra la porta del Ponte a Poppi(sul alto verso il Borgo) che fu affrescata con dipinti del vangelo, dall’allievo di Giotto ,Taddeo Gaddi.
Prima di uscire, non dimenticatevi di visitare la Mostra Permanente della Battaglia di Campaldino, che è ospitata in alcuni ambienti del castello.
Infatti qui l’ 11 giugno 1289 nella piana fra Pratovecchio e il Borgo di Poppi, si scontrarono la lega delle città guelfe( tra cui anche Siena)guidate da Firenze, contro l ‘esercito ghibellino di Arezzo.
La battaglia fu molto cruenta, con migliaia di morti da entrambi le parti, e segnò la storia della regione sancendo definitivamente il predominio guelfa in Toscana.
Tra i soldati fiorentini, condotti in battaglia da Corso Donati, c’era anche un giovane Dante Alighieri, che ne farà cenno nel XXII canto dell’Inferno e nel V canto del Purgatorio nella sua opera La Divina Commedia.
I ghibellini erano sotto il comando del vescovo d’ Arezzo Guglielmo degli Ubertini che morì in battaglia.
La mostra è molto interessante perché raccoglie cimeli e documenti originali della battaglia, e propone modelli e ricostruzioni talmente realistiche che sembra di essere trasportati davvero li!
Il castello oltre ad essere stato ovviamente scenario di lotte sanguinose e straordinariamente bello, accoglie una leggenda che affascina e fa discutere.
Si racconta che nel castello di Poppi vaghi ancora il fantasma della crudele Contessa Matelda.
Si narra che la bella contessa Matelda ricevesse nelle sue stanze, quasi tutte le sere, un amante diverso. Dopo aver consumato, per evitare che i suoi amanti rivelassero il segreto, li faceva precipitare in un fossato in cui ad attenderli c’erano lame affilate o uomini che li torturavano fino alla morte.
Un giorno però, le donne del borgo si ribellarono a questa situazione, vedendo molti uomini del luogo sparire misteriosamente. Così decisero di murare viva la contessa Matelda nella torre ribattezzata Torre dei diavoli.
Ancora adesso c’è chi giura di avvertire la presenza della contessa che in alcune notti vaga nei dintorni del castello alla ricerca di uomini da conquistare.
Altre leggende rendono ancora più misterioso e affascinante il castello di Poppi.
C’è chi racconta, infatti, che nelle notti di luna piena nel cortile del castello, dove in passato si combattevano i duelli e venivano seppelliti i combattenti morti, si sentano ancora i rumori delle armi.
Quindi se siete dalle parti di Arezzo, oppure come me amate i castelli , le leggende e le storie che gli circondano, visitate il Castello di Poppi!
Il Castello di Poppi è visitabile da marzo-aprile dalle 10:00 alle 18:00 tutti i giorni, maggio- ottobre dalle 09:00 alle 19:00 tutti i giorni e novembre-marzo sabato e domenica dalle 10:00 alle 17:00.
Il biglietto di ingresso costa 5 euro a persona.
Spero di esservi stata utile.
Alla prossima.
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Elisa
Ciao, bello il tuo articolo, tuttavia il fantasma della contessa Matelda, gira nella torre dei diavoli, che è di fronte al castello dall’altra parte della piazza… Il castello , è collegato alla torre dei diavoli tramite un passaggio sotterraneo, che per qualche motivo non è stato mai esplorato del tutto, in quanto qualunque fonte di luce si spegne non appena inizi ad attraversarlo. Negli anni 70/80 ( mi è stato raccontato da un abitante del posto ) anche la rai venne a fare un reportage, e anche le loro attrezzature per qualche ragione, non erano in grado di mantenersi accese.… Continua a leggere...
Grazie mille Mateldo per le tue precisazioni, non conoscevo la storia esattamente e così me l’hanno raccontata, ma ora so la verità! Grazie per la visita al nostro blog!