Nizza cosa vedere nella città dal bellissimo lungomare della Costa Azzurra

Come trascorrere del tempo in una delle più belle città della Costa Azzurra: Nizza

Siamo arrivati a Nizza, di notte, dopo aver lasciato Cannes, e il nostro primo pensiero, era andare  subito a dormire.

Nizza - Il nostro Hotel Gounod

Nizza – Il nostro Hotel Gounod

Il nostro Hotel Gounod,  si trova nella via ad angolo del famoso Hotel Negresco, ( simbolo di Nizza, un po’ come l’ Hotel Carlton a Cannes), e appena arrivati, parcheggiamo nel suo parcheggio interno e occupiamo la nostra camera , per le due notti successive, ( circa 120 euro a notte, sicuramente l’ hotel più caro della nostra vacanza, ma sicuramente il più bello e il più centrale!)e finalmente ci addormentiamo.

La mattina  successiva,  abbiamo modo di ammirare la nostra camera, veramente  bella e grande, con  un arredamento vagamente Liberty, come lo è difatti tutto il nostro hotel, e con un balcone veramente carino, che si affacciava su un cortile interno.

 Nizza cosa vedere, la sua spiaggia

Nizza cosa vedere, la sua spiaggia

Scendiamo e andiamo a fare colazione  in una panetteria lì vicina, gustando i famosi  Pain au chocolat, una squisitezza, tipica di queste parti, ovvero dei croissant ripieni di cioccolata, e facciamo la spesa per il nostro pranzo.

Nizza cosa vedere

Iniziamo a passeggiare per Nizza, partendo dal suo famoso Lungomare, chiamato La Promenade  des Anglais, da dove possiamo ammirare la bellissima spiaggia libera, con sassi  e acciottolato e il colore azzurro del mare.

Ma non è questa bellezza a catturare il mio sguardo, ma i paracaduti acquatici, che vedo partire dalla battigia!

Ho sempre voluto provare questa ebrezza, di  volare in aria, legata a un piccolo paracadute, trainato da un motoscafo….. ma non era mai stato possibile…. Ora l’ occasione mi si prospettava davanti… e l’ idea mi è iniziata a frullare in testa!!!

 Nizza cosa vedere L'Hotel Negresco

Nizza cosa vedere L’Hotel Negresco

Il famoso viale  della Promenade  des Anglais, fu sovvenzionato  intorno al 1820 dalla comunità inglese, che all’ epoca era ospite fissa del turismo a Nizza.

Infatti fino alla Seconda Guerra Mondiale la città fu meta dell’ aristocrazia internazionale, pure la Regina Vittoria, qui vi soggiornò , e nel 1912, lo Zar Nicola II, costruì la Cattedrale Ortodossa Russa,  considerata la più grande Cattedrale russa costruita al di fuori dei confini russi; purtroppo al momento è in fase di restauro, e non  è possibile visitarla ( come abbiamo amaramente scoperto noi!).

L’ Hotel Negresco, è stato costruito nel 1912, in onore del famoso violinista Henri Negresco, caduto poi in disgrazia anni dopo. Come il  Carlton a Cannes, è diventato l’ Hotel simbolo di Nizza,e forse anche il più bello e lussuoso.

Nizza  cosa vedere , la Nizza Vecchia

Nizza cosa vedere , la Nizza Vecchia

Proseguiamo la nostra passeggiata verso la Piazza principale di Nizza, la Place Massenà, ( di recente rinnovata), che con il viale Avenue Jean Medecin, crea il percorso finale, dei carri del famoso Carnevale di Nizza ( famoso almeno come quello di Venezia e Rio de Janeiro!).

Ci divertiamo a scappare dai giochi d’ acqua creati  dalle fontane lungo la nuova Promenade du Paillon, e da lì, ci addentriamo per le strette stradine, che creano la Città Vecchia di Nizza, riservate ai  solo pedoni, che culminano con la salita della Collina dello Chateau.

Noi pranziamo ai piedi della scalinata, troppo stanchi per fare la salita, e piano piano ritorniamo nella comodità della nostra stanza, per godersi l ‘aria condizionata e farci un riposino ristoratore.

Più tardi nel pomeriggio, prendiamo la nostra sacca da mare, e andiamo sulla spiaggia, decisi finalmente a  godersi il primo giorno “ di vera vacanza”, dall’ inizio del nostro tour…

Ma  la mia idea della  mattina era ancora nella mia testa, e non perdendo tempo, vado a fare i biglietti per il paracadute acquatico ( 50 euro a testa).

Girandolina prima dell 'ebrezza del volo

Girandolina prima dell ‘ebrezza del volo

Ma  gli aitanti ragazzotti addetti  al servizio ( forse con il cervello pieno di abbronzante!), non capiscono niente, e nonostante io dica che lo voglio fare da sola ( Alessio si è rifiutato categoricamente), mi  lasciano nella fila delle coppie.

Intanto due motoscafi fanno avanti indietro senza sosta, e appena arriva il mio turno, vengo praticamente spinta sulla battigia, e imbracata, con delle spiegazioni a metà fra  l’ inglese, spagnolo Italiano e francese…. .

Ovviamente essendo nella fila delle coppie, mi capita il paracadute doppio, ma ormai per non fare perdere tempo, vengo issata su esso…

Il decollo è ottimo, e non faccio a tempo ad arrivare a una ventina di metri di altezza, che gli stessi ragazzotti si accorgono del loro sbaglio (semplicemente il mio peso singolo, era troppo poco, per il paracadute doppio, e c’era pericolo, che non ce la facessero a tirami poi dopo giù),

E iniziano a tirarmi furiosamente giù, con il vento contrario… nella confusione vengo sbalzata troppo velocemente a terra, e sbatto violentemente il piede sinistro ai sassi della battigia…

Li per li a caldo il dolore è minimo, e sinceramente non ho neanche il tempo di  accorgermene ,che vengo di nuovo issata su un altro paracadute ( stavolta quello giusto, da singoli) e “volo” in mezzo al mare a un’ altezza di circa 50 metri!

Girandolina in volo sull 'acqua

Girandolina in volo sull ‘acqua

Ma vuoi un po’ l’ adrenalina che nel trambusto iniziale era un po’ scemata, e vuoi anche per la preoccupazione del dolore al mio piede, i  primi minuti di volo, non li ho goduti molto.

Poi decido di lasciarmi andare, e inizio veramente ad apprezzare il mio “volo” e rido come una bambina quando il motoscafo rallenta apposta, per pemettermi di fare il tuffo nell’ acqua!!

Fortunatamente  l ‘atterraggio stavolta è perfetto, e scivolo tranquillamente sull’ acqua, ma è quando appoggio il piede, che mi accorgo del dolore che sento……

E più tardi in camera dopo una bella doccia rigenerante, abbiamo modo di vedere come piano piano il mignolo del piede sinistro si stesse gonfiando e diventando tutto violaceo….

Ma non demordo, provo lo stesso a mettermi i miei adorati tacchi.

Era la nostra ultima sera in Francia, e avevamo deciso di andare a cena, nell’albergo panoramico più alto di tutta Nizza,  dalle cui terrazze, si ha una visuale bellissima , l ‘ Hotel LEssenCiel-Terrace.

Il panorama dall' Hotel LEssenCiel-Terrace

Il panorama dall’ Hotel LEssenCiel-Terrace

La cena è stata stupenda, anche se  ho dovuto rinunciare ai miei tacchi, e mettermi delle semplici ciabattine….

Ma il dolore non passava, anzi aumentava… e anche gli antidolorifici presi prima di addormentarmi, non avevano dato i risultati sperati

La mattina dopo ci svegliamo, e facciamo colazione sul balcone della nostra camera, con gli ormai apprezzati Pain au chocolat, e Alessio inizia a ricaricare la macchina per andare verso la nostra ultima tappa del nostro #girandolinainprovenza!

E il mio piede? Seguiteci nella nostra ultima tappa!!!

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Alla prossima

Elisa

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Alessio Barontini
13 Marzo 2015 12:17

Ci fai anche la suspence con il tuo piedino? 🙂

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